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giovedì 31 dicembre 2020

Non pregiudicare le tue campagne di e-mail marketing

In questo sito ti sto illustrando tecniche e strategie di e-mail marketing utili per professionisti, piccole e medie aziende, che non hanno capitali rilevanti da investire in sondaggi ed indagini di mercato ed in costosa pubblicita’, ma che al contempo sono efficaci perche’ ti possono dare risultati immediati e misurabili, con un investimento esiguo e senza grossi rischi.

Ma se veramente vuoi avere quei risultati devi dimenticare assolutamente:

Di fare spam, anche se solo con le aziende e non con i privati!

Se ritieni che sia lecito inviare email non autorizzate a tutto il mondo in target con il tuo prodotto, e cio’ solamente perche’ ricevi un messaggio da te non richiesto ogni 30 secondi…allora vuol dire che non hai capito niente!

Ti faccio un esempio: immagina di ricevere la visita di un rappresentante che ti voglia vendere una fornitura di cui potresti anche aver bisogno.

Il venditore e’ simpatico, per carita’, sembra anche preparato, ma tutte le volte che viene a trovarti, bussa alla porta del tuo ufficio, invece di aspettare che qualcuno gli dica che ti sei liberato e che lo stai attendendo!

Di certo un rappresentante cosi’ non fara’ mai tanti affari e dara’ solo fastidio: sappi che con l’invio di messaggi non autorizzati fai la stessa figura…hai solo da perdere…ed oltre a non concludere buoni affari, rischi di essere denunciato al Garante della Privacy, con la cattiva pubblicita’ che ne consegue, e finire nelle blacklist, o anche di essere bloccato dagli isp, compreso il tuo stesso fornitore di servizi internet, e ti farai una pessima fama, onde sarai costretto a chiudere bottega, perche’ in internet le opinioni negative viaggiano alla velocita’ della luce!

Inoltre le email non autorizzate, oltre ad essere vietate dalla legge, danno fastidio, creano problemi economici per gli investimenti in antivirus e per il tempo che bisogna perdere a distinguerli dai messaggi leciti. 

Ma c’e’ di piu’: pensa infatti che non tutti i messaggi leciti possono essere interessanti…molti finiranno nel cestino…se non nella casella dello spam dell’utente finale e/o quella degli isp (internet service provider).(e dovrai applicare delle ben precise strategie, che troverai nel Corso Avanzato sul Follow-up Marketing On Line, per evitare che tutto cio’ accada)…quindi figuriamoci i messaggi non richiesti o non autorizzati ovvero sprovvisti di consenso!

Di utilizzare servizi esterni di email marketing che spediscano i tuoi messaggi al loro database di contatti!

Oltre a non avere alcun controllo sulle loro liste, potrai concludere solo qualche magro affare… potrai anche vendere…ma da qui a dire di poter raggiungere il successo con servizi di tal fatta ce ne passa.

Potresti anche ricevere messaggi di lamentela per spam, perche’ spesso nelle clausole dei contratti e’ presente la postilla secondo cui questi servizi esterni non danno alcuna garanzia e non si accollano alcuna responsabilita’ per eventuali azioni per spam presso il garante, considerando che i messaggi inviati contengono il tuo logo aziendale e non il loro.

Considera inoltre che una volta creato il messaggio, non potrai modificarlo, rendendoti anche difficile e/o piu’ onerosa una qualsiasi strategia di split testing, per verificare il messaggio che dia maggiori risultati.

Sara’ percio’ impossibile creare un buon numero di clienti fidelizzati, che poi e’ lo scopo principale di una qualsiasi attivita’ di produzione e vendita.

Di utilizzare servizi esterni di email marketing che ti forniscano un database di nomi e di indirizzi che sarai tu a contattare via email!

Ne potrai incontrare di due tipi, senza che il prezzo possa darti alcun segnale riguardo alla professionalita’.

Per un primo genere, molto professionale e serio, sarai garantito sulla esistenza del consenso del ricevente ad essere parte di quel database ed al contempo a ricevere i tuoi messaggi, ma per contratto non potrai utilizzare i contatti acquistati per inviare loro delle email promozionali, con frasi iperboliche o con cenni a sconti e prezzi.

Potrai solo inviare dei contenuti descrittivi della tua attivita’, del tuo sito, e di quello che vendi, costringendoti a fare campagne promozionali solo sul tuo sito web, potendo ottenere magari del fatturato esiguo, ma esclusivamente nel lungo termine e senza poter godere dei risultati immediati che solo le campagne di email promozionali possono darti, dopo averne testato l’efficacia in termini di aperture dei messaggi e conversioni.

Sono soldi buttati via perche’ anche in questo caso e’ difficile creare un folto gruppo di clienti fidelizzati, certo non impossibile, ma ci vuole molto tempo…e se devi realizzare entrate nel breve termine…lascia perdere.

Vi e’ un altro genere di servizi esterni che non richiedono le stesse condizioni, magari sono un po’ piu’ elastici, ma credimi corri il rischio persino di essere denunciato per spam, perche’ non ti danno alcuna garanzia sulla effettiva corrispondenza tra consenso all’appartenenza al database acquistato e consenso al ricevimento delle tue email con contenuto promozionale!

In ognuna di queste tipologie di contatti, la soluzione migliore e’ quella di ottenere il loro consenso ad inviare email promozionali con una strategia di telemarketing apposita, allo scopo di verificare il referente a cui inviare il messaggio ed il loro indirizzo di posta elettronica, ricevuti con il database acquistato.

Sicuramente non e’ un sistema rapido come quello che potresti creare sulla base di una serie di contatti cui inviare immediatamente dei messaggi promozionali, ma e’ certamente meglio che inviare dei messaggi generici conoscitivi della tua azienda.

Di utilizzare servizi esterni di email marketing non professionali per inviare i tuoi messaggi al tuo database, creato con fatica, perche’:

Non hai il controllo degli invii.

Man mano che vi siano nuovi iscritti tali servizi ti impongono dei costi mensili sempre crescenti.

Se hai gia’ una lista creata con un altro software non puoi importarla nel software del servizio se non e’ stata creata con il doppio opt-in.

Puoi gestire le iscrizioni solo con il doppio opt-in.

Potresti incappare in code di invio, che senza alcun preavviso procrastinerebbero i tuoi invii ad una data sconosciuta!

Se un bel giorno vuoi cambiare sistema, rischi di perdere una parte dei contatti!

Naturalmente se hai i capitali necessari questi servizi possono essere molto professionali e consentirti di risparmiare tempo e danaro invece di acquistare un server, dove installare un software autoresponder della categoria self hosted.

I servizi non professionali sono utilizzabili da chi sia un principiante di internet, abbia una piccola lista e non voglia fare alcun investimento rilevante sul web, potendo spendere non piu’ di 100 euro all’anno, tra questi servizi, nome dominio e spazio web.

Esistono anche alcuni servizi esterni di e-mail marketing professionali, che entro certi limiti, in termini di numero dei destinatari, consentono di essere gratuiti, a patto di accettare che il proprio target possa ricevere dei messaggi pubblicitari all'interno dei contenuti degli e-mail.

Naturalmente capisci che tale soluzione, pur essendo conveniente economicamente, non lo e’ in termini di professionalita’ agli occhi dei tuoi destinatari, i quali potrebbero fraintendere o non capire i motivi per i quali tu possa avere inserito dei messaggi poco utili in quanto non coerenti con la tua linea editoriale o con l’oggetto del tuo commercio.

Ovvio che nel momento in cui il business dovesse crescere sara’ meglio cambiare sistema, ma con le necessarie cautele per non perdere i dati gia’ acquisiti.

I servizi esterni di email marketing professionali sono molto appetibili per aziende di una certa dimensione perche’ consentono dei risparmi notevoli, devono essere strutturati e concepiti per essere utilizzati per l’Italia, quindi da aziende terze italiane.

I servizi esterni professionali sono consigliati anche per professionisti, piccole e medie aziende, poiche’ da un lato i servizi standard, che sono soprattutto stranieri, non offrono, pur avendo costi crescenti in base all’aumento degli iscritti, un servizio eccellente sotto ogni punto di vista, mentre i servizi esterni professionali, pur avendo dei costi di gestione piuttosto elevati, garantiscono risultati ragguardevoli in termini di contatti e di clienti e quindi possono essere supportati da tutti i tipi di aziende e liberi professionisti.

Di utilizzare dei software autoresponder della categoria self hosted perche':

Ti puoi rendere conto come ormai i costi dei servizi esterni di e-mail marketing sono quasi simili a quelli che potresti sostenere nell'ambito dei cd software autoresponder self hosted.

La differenza piu' evidente e' che da un lato non dovrai piu' perdere tempo in installazioni di software sul tuo eventuale server ed in consultazioni e/o richieste di assistenza presso il fornitore di servizi di hosting.

Non avrai piu' grattacapi perche' avrai a disposizione dei servizi che ti consentiranno di evitare il rischio di avere a che fare con assistenza tecnica incompetente, come spesso mi e' capitato con HostGator.

Infatti ho calcolato esattamente che in un anno, quello che ho speso e' stato il doppio della resa effettiva, a causa dell'incompetenza e delle attese spasmodiche e prolungate per giorni alla ricerca di una soluzione efficace per i problemi che i server concessi da HostGator mi hanno provocato.

Per non parlare delle abusive ed indebite richieste di pagamento inviate alla mia Banca, e dei soldi sottratti per servizi non piu' utilizzati.

HostGator non e' piu' quello che 8 anni fa garantiva una soluzione al tuo problema nel giro di un'oretta.

Adesso i suoi assistenti, con la scusa di rivolgersi a qualcuno piu' competente di loro per avere la soluzione agognata, non fanno altro che metterti in attesa, ed al contempo dedicano la loro attenzione a problemi che magari conoscano meglio e possano far risaltare la loro competenza agli occhi dei loro supervisori.

Ma non solo, perche' comunque devono mettersi in contatto con 3 o 4 richieste di assistenza in contemporanea.

Qual'e' il loro giochino?

Semplicissimo, invece di irretire il cliente con spasmodiche attese prima che qualcuno risponda alle richieste, loro attualmente preferiscono, come strategia di marketing, risponderti subito, dandoti lo zuccherino, per poi farti attendere decine e decine di minuti, con la scusa che devono consultarsi con qualcuno piu' competente.

Il problema vero e' che HostGator non e' piu' la societa' indipendente creata quasi 15 anni fa, ma fa parte di un gruppo di cui e' proprietaria una societa' di investimenti, Endurance International Group, che e' proprietaria anche di altri marchi di hosting provider conosciutissimi, come BlueHost.

Come accorgersi di questo?

E' sufficiente entrare nell'interfaccia relativa alla chat di assistenza per verificare che si tratta sempre della stessa interfaccia, con gli stessi identici problemi di digitazione, comuni a tutte le compagnie che fanno parte di quel gruppo.

Certamente se fossi americano avrei mandato una citazione in tribunale con una richiesta di danni.

Ma essendo lontano quasi 10.000 chilometri loro fanno la parte del leone.

Dal mio canto anche io sto spingendo per danneggiarli il piu' possibile con il mio passaparola negativo.

Ma non sono solo i costi e le perdite di tempo per la gestione del server e l'installazione del software autoresponder.

Anche i titolari di software autoresponder hanno ormai raddoppiato i costi della licenza e degli aggiornamenti annuali.

C'e' addirittura chi, come arpReach, prodotto in Gran Bretagna, ti fa pagare la famosa tassa sulla sostituzione del nome dominio, non piu' utilizzato, con un nuovo nome dominio, tassa che ammonta a ben 35 dollari.

Pensa solo al fatto che, avendo avuto dal vecchio titolare la possibilita' di avere in concessione nove nomi dominio, diversamente con l'attuale proprietario di arpReach, che ne da' in concessione solamente due, un giorno che decisi di cambiarne uno solo di questi due nomi dominio, mi chiesero 315 dollari, perche' per loro non avevo piu' spazio per installare nuovi domini nel loro database, considerato che con i miei vecchi 9 nomi dominio avrei esaurito tale spazio.

Naturalmente pur di non soggiacere ad un simile ricatto, ho chiuso con loro per sempre e cambiato piattaforma, dirigendomi da WordPress a Blogger, quindi con costi zero su tutto!

Peccato che arpReach subira' i costi di un feroce passaparola negativo, conseguenza naturale che su internet subisce chi si rivela avido di danaro, e che al contempo agisca ricattando il prossimo, pur di avere immeritati vantaggi economici.

La ricevibilita’ dei tuoi messaggi

Cause che possono nuocere alla ricevibilita’ dei tuoi messaggi

Si puo’ dire che siano almeno tre le destinazioni dei tuoi messaggi e-mail.

La prima e’ la casella di posta elettronica del destinatario, e cio’ dovrebbe essere l’ipotesi normale, quando tutto va bene, ma non e’ sempre cosi’.

L’altra destinazione e’ la casella dello spam, e questo puo’ dare luogo a problemi nel senso che non puoi sempre e continuamente costringere i destinatari a controllare le sempre mutanti regole adottate dai servizi di e-mail marketing.

Il resto dei messaggi si perde, non si sa come ne’ dove, nello spazio cibernetico a causa della fluidita’ delle comunicazioni elettroniche.

E cio’ e’ confermato da recenti statistiche che hanno accertato che almeno il 16% dei messaggi e-mail va perso, nel senso che se non si trova sul server, se non ha raggiunto la casella del destinatario, se non e’ nella sua casella dello spam e se non e’ stato respinto al mittente, da qualche parte dovra’ pur essere andato, ma non si sa dove…

Altre ragioni che possono inficiare una campagna di e-mail marketing sono i messaggi respinti al mittente per hard o soft bounces, per motivi quali cause connesse a malfunzionamenti del numero IP, inserimento di url errati nel messaggio, blocchi dovuti a contenuti del corpo e dell’oggetto del messaggio che fanno reagire software, come, ad esempio, Spam Assassin, oppure invio ad indirizzi inesistenti.

La prima cosa che bisogna verificare ai fini dell’efficacia delle proprie campagne di e-mail marketing e’ di esaminare la media delle email che arrivano a destinazione o deliverability, termine inglese che non trova un corrispettivo italiano diretto.

Una volta che si sia finalmente inteso che cosa sia la deliverability, altro argomento da approfondire e’ che i messaggi inviati non vadano automaticamente nella casella dello spam, ma che si dirigano direttamente nella casella di posta elettronica del destinatario.

Ci sono molti strumenti che ti possono aiutare ad incrementare la deliverability dei tuoi messaggi nelle caselle dei destinatari ed a testare che cio’ avvenga in concreto.

In primo luogo accertati che le impostazioni del tuo server di invio siano corrette, ad esempio, impostando il tuo record SPF.

Ecco come Google chiarisce la necessita’ di creare un record SPF.
Ti consigliamo di creare un record Sender Policy Framework (SPF) per il tuo dominio.
Un record SPF è un tipo di record Domain Name Service (DNS) che identifica i server di posta autorizzati a inviare email per conto del tuo dominio.
Lo scopo di un record SPF è impedire agli spammer di inviare al tuo dominio messaggi con indirizzi del mittente falsificati.
I destinatari possono fare riferimento al record SPF per determinare se un messaggio che sembra provenire dal tuo dominio proviene da un server di posta autorizzato.
Ad esempio, supponiamo che il tuo dominio example.com utilizzi Gmail. Puoi creare un record SPF che identifica i server di posta Google Apps come server di posta autorizzati per il tuo dominio.
Quando il server di posta di un destinatario riceve un messaggio da utente@example.com, può controllare il record SPF relativo a example.com per determinare se si tratta di un messaggio valido.
Se il messaggio proviene da un server diverso dai server di posta Google Apps elencati nel record SPF, il server di posta del destinatario può considerarlo spam e quindi rifiutarlo.
Se il tuo dominio non ha un record SPF, alcuni domini dei destinatari potrebbero rifiutare i messaggi dei tuoi utenti perché non è possibile confermare che i messaggi provengono da un server di posta autorizzato.

Fine report da Google

Continuando sull’oggetto del discorso, potrebbe accadere che stai utilizzando un servizio di e-mail marketing di terzi (come a d esempio i fornitori di servizi a canone periodico).

Tuttavia in quest’ ultimo caso hai dei limiti ben precisi sulla quantita’ di dati a cui puoi avere accesso e si puo’ dire che non hai alcun controllo sulle impostazioni per poter incrementare la tua deliverability.

In secondo luogo dovresti fare dei test con Spam Assassin o programmi simili.

Considera innanzitutto che i criteri euristici di scansione dei termini utilizzati nell’oggetto o nel corpo di un messaggio, ai fini dell’attribuzione del punteggio di spam, variano in funzione degli algoritmi utilizzati da ciascun programma che operi come Spam Assassin, quindi non puoi avere la certezza che, se un messaggio rispetti il punteggio dato da quel software, lo stesso messaggio possa essere considerato analogamente da altri software.

Tutt’al piu’ potrai impostare una stima per difetto, rispetto ai criteri di Spam Assassin, per avere almeno un minimo di tranquillita’ riguardo alla tua deliverability e non subire il blocco completo in relazione ai contenuti del tuo messaggio, anche se eventualmente potrebbe succedere che il messaggio possa finire nella casella dello spam del destinatario.

Dovrai controllare il tuo numero IP, e verificare che non sia finito in nessuna black list.

Naturalmente se utilizzi un servizio di email di terzi non potrai testare tutti gli IP utilizzati ma potrai sicuramente inviare un messaggio e-mail di test a te stesso e verificare il numero IP utilizzato in concreto, ricavandolo dalle informazioni relative al messaggio stesso.

Inoltre dovrai controllare che gli url inseriti nel corpo del messaggio non siano in una black list.

Se tutte queste condizioni saranno soddisfatte, potrai giungere ad isolare effettivamente il problema della tua deliverability nel contesto del tuo messaggio e nel tuo marketing.

Percio’ a questo punto puoi considerare altri strumenti per testare eventuali ostacoli alla deliverability.

Assicurati quindi che ti stai attivando con efficacia alla rimozione delle cause di lamentela da parte di tuoi iscritti.

Gli iscritti che cliccano sul pulsante “Lo considero spammatore”, o termini simili, nei loro programmi di posta elettronica, ti hanno chiaramente indicato che essi non vogliono i tuoi messaggi, e dovrai rimuoverli immediatamente.

Devi essere molto esaustivo e chiaro in merito a quello che il tuo iscritto ricevera’ una volta che ti avra’ inviato il suo nome ed il suo indirizzo e-mail.

Non credere ad ogni costo che sarai inteso alla lettera quando chiederai al visitatore di inserire i suoi dati in cambio di un omaggio.

Cio’ potrebbe essere banale per te, ma non per molti navigatori.

Cerca di essere semplice e preciso sul genere di e-mail che i tuoi iscritti riceveranno e riguardo alla frequenza dei tuoi invii.

Se la tua frequenza e’ soggetta a variazioni, sarebbe molto meglio specificarlo.

Tieni pulita la tua lista con regolarita’.

Quando un messaggio non raggiunge il destinatario e ritorna indietro perche’ l’indirizzo e’ respinto dal server del destinatario, come, ad esempio, nel caso di utente non esistente o dominio non esistente (cd. hard bounce), rimuovilo immediatamente dalla tua lista.

Se invece il messaggio ritorna indietro per qualsiasi altra ragione, ad esempio, l’utente ha superato la quota di archivio email, oppure il server del destinatario non e’ momentaneamente disponibile (cd. soft bounce) lascia che il tuo sistema accerti che il messaggio sia stato respinto per almeno 3 volte, in un periodo di tempo relativamente breve in rapporto alla tua frequenza di invio, dopodiche’ rimuovilo dalla lista.

Il tuo sistema dovrebbe essere in grado di distinguere tra soft bounce e hard bounce: i software autoresponder professionali svolgono questo compito senza problemi, tenendo pulita la tua lista automaticamente.

Non ricontattare mai coloro che si sono cancellati!

Se offri un omaggio in cambio dell’iscrizione del navigatore, comunque e’ buona norma chiedere la conferma dell’iscrizione con il doppio opt-in.

Diversamente e cioe’ solo con il singolo opt-in, sarai destinato a ricevere numerosissime iscrizioni con falsi indirizzi, da parte di persone che ritengono che l’omaggio pervenga loro immediatamente dopo l’iscrizione, invece di riceverlo con un messaggio inviato all’indirizzo e-mail inserito da loro nel modulo di iscrizione.

Senza contare che da un lato alcuni di quegli indirizzi potrebbero anche funzionare, mentre dall’altro otterresti un maggior numero di indirizzi non riceventi, e cio’ presso qualsiasi server utilizzato, con il risultato che potresti anche essere considerato in odore di spam da qualsiasi server che ospiti quei falsi account.

Infatti un’alta percentuale di email respinte da un servizio di fornitura di internet o di spazio web puo’ portare al blocco del tuo account o del tuo dominio, danneggiando la reputazione del tuo numero ip presso numerosi servizi.

Fai un backup delle tue liste almeno settimanalmente o tutt’al piu’ bisettimanalmente e tieni la copia del backup sul tuo hard disk e su di un supporto magnetico esterno.

Non cercare di nascondere il link di cancellazione dalla tua lista inserendo piu’ righe vuote tra il corpo del tuo messaggio e tale link.

Non solo questo potrebbe infastidire chi volesse cancellarsi, ma molti servizi di hosting potrebbero intendere cio’ come un indizio di pratiche non corrette, e considerarlo a tuo sfavore nel caso di eventuali lamentele per spam.

Assicurati che il server che stai utilizzando abbia capacita’ sufficiente, durante l’invio, per ricevere i messaggi respinti al mittente, proprio nel momento in cui avvenga il rigetto, e per processare le cancellazioni proprio nel momento in cui stai procedendo all’invio di messaggi e-mail.

Se tu dovessi rendere difficili tali operazioni, con l’utilizzo forzato del tuo server in invio, potresti avere non pochi problemi, sia per lamentele da parte di utenti, la cui cancellazione non sia andata abuon fine, sia da parte dei server di ricezione che potrebbero bloccare il i tuoi account, dominio ed ip.

Ugualmente dovrai essere adempiente e preciso riguardo alle attese dei tuoi iscritti, quando ti chiederanno di fermare i tuoi invii.

Utilizza gli strumenti di split test per testare copywrite che possano avere un maggiore successo rispetto ad altri.

Nel tuo account di posta elettronica, inserisci, nel campo assegnato alle risposte, un indirizzo e-mail diverso dall’indirizzo principale: in questo modo avrai maggiori possibilita’ di essere considerato positivamente da molti fornitori di servizi on-line.

Percio’ devi esaminare piu’ voci per incrementare la tua deliverability, verificare che i tuoi messaggi finiscano nella casella di posta elettronica del destinatario e non nella casella spam e dovrai testare diversi elementi per cercare di isolare il problema.

E-mail Marketing, grafica e target

In questo articolo esamino quali siano gli elementi più importanti nella struttura della grafica affinche’ le tue strategie di email marketing abbiano successo.

Hai ben chiaro quale sia lo scopo delle tue strategie di branding attraverso l’email marketing?

Ad esempio potrebbe benissimo darsi che tu non abbia ancora inserito degli elemento che ti mettano più facilmente in relazione con i tuoi utenti.

Se stai inviando una newsletter od una serie di messaggi che abbiano contenuti interessanti, ma che siano previsti per mettere i tuoi iscritti in una maggiore relazione con il tuo brand, allora non hai bisogno alcuno di adoperare delle analisi approfondite di statistica riguardanti i clic che indirizzano alle pagine del tuo sito web ed il tasso di conversione in clienti.

Tuttavia terrai conto dei seguenti elementi:

  • la verifica del tasso di apertura dei tuoi messaggi in modo da avere la certezza che l’oggetto deln messaggio ed il suo contenuto stano stati creati tn modo tale che il messaggio stesso raggiunga la casella di posta elettronica del destinatario anziche’ la cartella dello spam;
  • la valutazione delle richieste di cancellazione e di lamentele per spam, in relazione ai tuoi contenuti, al loro posizionamento nel messaggio, come, ad esempio, una posizione del link di cancellazione troppo lontana, sul fondo del messaggio, rispetto al corpo, alla formattazione del messaggio ed alla frequenza di invio;
  • non dover preoccuparti più di tanto della visibilita’ dei link, del numero dei link, o dell’utilizzo massiccio di immagini.

Percio’ se il proposito del tuo messaggio è solo quello di porre in essere un’attivita’ di branding, hai la possibilita’ di una maggiore liberta’ nell’inserimento dei tuoi contenuti.

Se invece lo scopo dei tuoi messaggi fosse quello do portare maggiore traffico al tuo sito web?

Infatti e’ altrettanto possibile che il tuo modello di business non sia basato sulla vendita di prodotti e/o servizi, ma piuttosto sul numero di clic che il tuo sito riesca ad ottenere.

Per esempio se tu vendi pubblicita’ sul tuo sito, attraverso le impression ottenute dagli annunci che avrai inserito, le tue entrate saranno generate dal numero di visualizzazioni realizzate dalle pagine del tuo sito.

Ciò significa che lo scopo dei tuoi messaggi o della tua newsletter e’ quello di ottenere piu’ clic possibili dal contenuto del tuo messaggio al tuo sito web.

Se perciò il tuo scopo è proprio quello di ottenere clic e visualizzazioni del tuo sito web, allora i piu’ importanti elementi di design e di statistica su cui impostare le tue strategie e’ quello dei clic dai messaggi e-mail al tuo sito web.

Naturalmente il tasso di apertura dei messaggi, le richieste di cancellazione e le lamentele per spam sono sempre importanti affinche’ le tue strategie di email marketing possano dare un sicuro successo.

Tuttavia ricorda sempre che le statistiche più importanti riguardano soprattutto il tasso di clic through dai messaggi al tuo sito web.

Dovrai comunque focalizzare la tua attenzione sulla formattazione, posizionamento e numero dei link posti all’interno del tuo messaggio.

Infatti, dovranno essere ben evidenti, costituiti da testo e rappresentati da una ben convincente “call to action”.

Inoltre dovrai assicurarti di inserire un buon numero di link nella parte piu’ visibile inziale del messaggio.

Infine, come nella maggior parte dei business on-line, lo scopo della tua newsletter o del tuo programma di email marketing e’ comunque quello di creare eventi che generino entrate economiche.

Dopotutto devi pur sempre ottenere che gli iscritti alla tua lista aprano i messaggi e poi clicchino sui link che rimandino al tuo sito web.

Ed hai bisogno di clic through verso il tuo sito web per riuscire ad ottenere eventi che generino i tuoi guadagni.

E naturalmente per conseguire tutto ciò hai bisogno che il tuo target sia sempre alimentato da nuove persone che desiderino essere iscritte alla tua lista in modo da avere sempre nuovi potenziali clienti a cui vendere.

Quindi dovrai tener conto di tutto ciò che ti ho detto se vorrai creare del modelli di email di successo allo scopo di rendere la tua newsletter o il tuo programma di email marketing suscettibile di generare eventi cui conseguano dei lauti guadagni.

Pianificare un follow-up commerciale automatico


Per molti imprenditori del web, il piano di un follow-up di e-mail marketing automatico continua ad essere un mistero.
 
Ed anche tu non sai che pesci pigliare.

Non sei mai stato cosi’ vicino alle porte dl successo on-line, ma questo, nonostante tutto, continua ad essere un sogno.

Evidentemente c’e’ ancora qualcosa che manca nei tuoi contenuti di marketing on-line.

Potresti certamente affermare, e non sarai smentito da alcuno, di avere un blog o un sito esteticamente attraenti, che sei molto attivo sui social media network, che i tuoi contenuti sono scritti secondo le piu’ classiche strategie di copyright, oltra ad essere realmente interessanti per i tuoi lettori ed avere dei contenuti di qualita’.

Hai persino un elevato traffico di visitatori sul tuo sito, ben posizionato nei motori di ricerca piu’ importanti e per chiavi di ricerca ben targettizzate.

Tuttavia la tua lista non cresce a ritmi soddisfacenti.

Inoltre il tuo sito, come e’ risaputo ormai da tutti, non puo’ da solo realizzare le vendite che ti sei prefissato, e comunque tanti sforzi non stanno approdando a nulla.

Non sai che strada prendere.

Forse hai in mano la chiave per affrontare la situazione ma sei veramente titubante se e quando utilizzarla.

Ma la strada che dovrai affrontare non e’ lontana!

Basta seguire dei semplici passi.

E non contare sugli altri, devi farcela da solo!

Altrimenti continuerai ad essere in balia dell’indecisione.

Devi affrontare la situazione ed anche sbagliare come hanno fatto tutti quelli a cui stai chiedendo consigli, e che per orgoglio non ti diranno mai quali errori abbiano commesso.

Vediamo allora di affrontare passo per passo tutto quello che c’e’ da fare per migliorare.

In primo luogo devi creare il contenuto dei tuoi messaggi e-mail.

Ma non chiedermi la fatidica domanda: ”Perche’ dovrei creare dei contenuti prima ancora di avere una lista targettizzata con cui comunicare?”

Se pensi che la gente, subito dopo aver visto il tuo sito, ti mandi dei messaggi per avere informazioni, in modo da suggerirti gia’ a priori quello che dovrai scrivere, sei veramente un illuso!

La realta’ e’ ben diversa, non sono i visitatori che ti devono prendere per mano, ma sei tu, con i tuoi contenuti che devi prendere l’iniziativa ed educare i tuoi contatti!

Inoltre i dovrai creare i tuoi contenuti prima di avere una lista, proprio perche’ e’ necessario colpire tutti coloro che mostreranno interesse al tuoi sito, mediante una processo che avrai attivato e che affronto adesso.

Il primo passo da affrontare e’ quello di inserire un software autoresponder nel tuo sistema on-line.

Ce ne sono di tutte le fogge, come avrai visto in queste pagine, ma presto entrero’ nei dettagli di quelli che io ritengo siano i software autoresponder professionali, migliori in assoluto, come quelli che offrono servizi esterni di e-mail marketing, e che si prestano perfettamente per affrontare la situazione, evitandoti di passare sotto le forche caudine di server poco efficienti e/o con assistenza quasi nulla, e persino di evitarti i guai di dover installare un software self hosted.

Puoi partire a creare i tuoi messaggi secondo un piano di follow-up marketing on line ben preciso, ed avrai sicuramente esaminato in questo sito che cosa sia il follow-up marketing on line.

In questo piano dovrai creare almeno 5 messaggi successivi, impostati in una sequenza ben precisa.

I contenuti possono avere un contenuto di questo genere, e cioe’ una serie composta da un primo messaggio introduttivo, e poi tre messaggi, che affrontano tre diversi problemi, o tre messaggi che affrontano gradualmente un problema specifico, e poi un messaggio finale che sia letto con interesse da un buon numero di iscritti perche’ risolve finalmente i problemi proposti, con l’offerta finale del tuo prodotto e/o servizio.

In tal modo avrai finalmente l’opportunita’ di creare un vasto gruppo di persone iscritte che seguiranno i tuoi consigli.

Una volta completata la serie avrai 5 messaggi che finiranno nella casella di posta elettronica dei tuoi iscritti, e non dovrai piu’ scrivere nessun messaggio aggiuntivo.

Secondo passo: fai in modo che l’iscrizione sia facile!

Cioe’ ogni tua richiesta di azione fatta al tuo potenziale iscritto deve essere realmente chiara e semplice quanto imperativa, facile da compiere, senza perderti in inutili parole di gentilezza, che dimostrerebbero, al contrario, il tuo timore di perdere il loro favore!

Alla tua schietta e chiara richiesta dovra’ corrispondere un comportamento positivo del visitatore.

La richiesta piu’ importante che dovrai fare sara’ quella di iscriversi ed in cambio tu darai un corso, o un omaggio in pdf, con contenuti omogenei all’oggetto del follow-up di messaggi, o che descriva piu’ sinteticamente il problema che andrai ad affrontare in modo piu’ approfondito con i messaggi, il cui scopo e’ poi quello di reindirizzare l’iscritto all’acquisto del prodotto e/o servizio che risolve definitivamente il problema del tuo target.

Nota bene che qualsiasi sia l’oggetto dell’omaggio, dovra’ avere dei contenuti interessanti e di qualita’, perche’ non c’e’ nulla di piu’ dannoso di un omaggio con contenuti scarni o poco interessanti.
Ricorda sempre che la gente va su internet principalmente per avere informazioni e non per acquistare, e che la regola del “A caval donato non si guarda in bocca”, in internet non funziona assolutamente.

Oltre all’omaggio dovrai solo inserire un modulo di iscrizione in varie pagine del tuo sito.

E se non hai alcun bisogno di un web designer, oppure sei stai gia’ creando il tuo primo blog, potrai benissimo impostare il modulo di iscrizione con il tuo software ed inserirlo all’interno delle pagine, o nei widget della sidebar del blog, magari creato con un tema per WordPress, o altrimenti ti spieghero' piu' avanti come potrai fare la stessa cosa con Blogger di Google, perche' anche questa piattaforma gratuita sta diventando un ottimo punto di partenza per programmatori che vogliano creare form di iscrizione a follow-up e newsletter.
Ed io stesso approfittero' di tale opportunita', dopo aver buttato via migliaia di euro in sistemi fallimentari e ladri di tempo e di danaro!

Con il software autoresponder professionale potrai sincronizzare i moduli di iscrizione, in modo da inviare ogni messaggio nei tempi che avrai anticipatamente regolato, con le impostazioni del software stesso.

E potrai inviare automaticamente i messaggi a tutti i nuovi iscritti, catturando con facilita’ i loro dati, e poi anche tenere traccia delle iscrizioni e delle loro azioni, secondo le impostazioni che avrai predeterminato.

Terzo passo: imposta i tuoi messaggi

Una volta che avrai impostato questo sistema, il passo successivo da compiere e’ quello di creare degli ottimi contenuti da inserire nei messaggi, in modo da ottenere il massimo dei risultati, perche’ avrai soddisfatto l’interesse dei tuoi iscritti.

Ed allo scopo dovrai seguire queste linee guida:

– Inserisci nell’oggetto del messaggio una frase che descriva in modo specifico il problema che andrai a risolvere, e, a volte scegli la strada del paradosso contrario al modo di risolvere il problema: un trucco che ti rendera’ piu’ visibile, nella selva di messaggi che affollano la casella del destinatario.

– Crea un’intestazione del messaggio che sia coerente con l’oggetto del medesimo.

– Personalizza il messaggio con i dati degli iscritti, sia nell’oggetto che nell’intestazione, e poi non menzionare piu’ il nome dell’iscritto.

– Di ai tuoi iscritti chi sei e di che cosa stai parlando nel messaggio e perche’ risolvera’ il problema e questo ti garantisco che portera’ l’interesse del lettore al massimo livello di interesse.

– Se non si tratta dei contenuti di un corso, sviluppato su piu’ di 5 messaggi, che magari e’ ancora troppo presto per essere presentato perche’ non sei molto conosciuto (potrai benissimo presentarlo piu’ avanti, quando avrai una ben piu’ ampia audience), qui devi scrivere dei messaggi brevi e concreti, devi dare l’immagine di essere uno che arriva subito al punto del discorso.

Infatti i tuoi lettori non ti conoscono ancora e quindi non vogliono affrontare la lettura di lunghi messaggi.

Inoltre con messaggi troppo lunghi, anche se utili, il rischio sempre latente e’ quello che il lettore pensi che quello che scrivi sia interessante, ma che andra’ a leggerlo piu’ tardi quando avra’ piu’ tempo…ma poi, nella realta’ succede proprio che non solo il messaggio non viene letto ma poi viene anche cancellato.

Cio’ ovviamente da un lato non significa che il tuo contenuto debba essere ultra breve, ma dall’altro potresti creare comunque un messaggio corto che contenga un link ad una pagina inserita nel tuo sito o ad un contenuto in pdf messo on line.

Percio’ la soluzione ottimale e’ quella di inserire l’intero contenuto che vuoi presentare ai lettore sul tuo sito web.
Quando il lettore clicca sul link per leggere l’intero messaggio egli sara’ condotto sulla pagina del tuo sito, dove trovera’ l’intero articolo che avrai in precedenza pubblicato.

Questo ti aiutera’ a scrivere messaggi semplici e brevi e quindi trovera’ gli iscritti ben disposti a leggerli subito, ed al contempo il tuo sito avra’ il beneficio di ricevere ulteriori visite, alla stregua di un reale strumento esterno di search engine optimization.

In tal modo potrai coniugare in un magico mix, la promozione della tua immagine come problem solver ed il beneficio di essere cercato nei risultati organici dei motori di ricerca, con l’effetto di migliorare il posizionamento dei tuoi interessanti contenuti nelle classifiche.

Quarto passo: il messaggio finale

Dopo aver dato ai tuoi iscritti dei contenuti utili e di qualita’ su come risolvere il loro problema hai ancora un’opportunita’ di conquistarli con un regalo finale.

In questo modo potrai avere degli ulteriori risultati positivi ed i tuoi lettori saranno ancora piu’ entusiasti di essere iscritti alla tua lista.

Non dovrai fare altro che creare con il software professionale un altro autoresponder, con una differente serie di messaggi in follow-up, dando in omaggio e/o offrendo in vendita e-book o altri prodotti digitali, che i tuoi iscritti non vedranno l’ora di scaricare e/o acquistare e poi leggere!

Nel messaggio finale ringrazia ancora i lettori per la loro iscrizione (come avrai gia’ fatto con il primo messaggio) alla lista.

Nei 3 messaggi precedenti avrai invitato i lettori ad inviarti il loro feedback!

Quindi con il quinto ed ultimo messaggio proverai ad invitarli, impostando una specie di sondaggio di opinione, a comunicarti quello che vorrebbero ricevere in offerta quale ulteriore prodotto e/o servizio.

Dovrebbe sembrare come se tu gli stessi suggerendo in maniera schietta e semplice: “Adesso che hai risolto quel problema, quale altro dilemma vorresti affrontare?”

Infine

Dopo aver completato questi 4 passi fondamentali, potrai anche dedicarti alla creazione di un altro autoresponder per una lista totalmente diversa, potrai andartene in vacanza o passare il qualche tempo a gozzovigliare!

Infatti il tuo sistema di e-mailing impostato con un autoresponder professionale, lavorera’ come un pilota automatico, risolvendo il problema dell’iscritto, massimizzando gli effetti del tuo lavoro di search engine optimization, incrementando il numero degli iscritti alla tua lista, ed avrai iniziato anche a pianificare, con l’aiuto degli stessi iscritti, la creazione del prodotto e/o servizio, che essi vorranno acquistare da te.

Ulteriori conseguenze

Se quanto desiderato dai tuoi iscritti rientra nella tua competenza e nella tua passione, potrai creare il prodotto e/o servizio desiderato senza problemi.

Altrimenti procederai all’acquisto dei diritti di un PLR, cio’ contenuti con diritto di marchio privato, creati da altri.

I contenuti a marchio si riferiscono a prodotti audio, video o scritti che è possibile modificare in base alle proprie esigenze e necessita’.

Potrai acquistare dei prodotti a marchio privato, limitandoti, senza sforzi ulteriori, ad inserire il tuo nome come autore ed eventualmente a modificare quanto sia necessario.

Puoi utilizzare il contenuto per qualsiasi cosa tu voglia fare (purché rientri nei limiti della licenza) ad esempio, puoi utilizzare i prodotti come bonus, puoi estrarre il contenuto e creare degli articoli, puoi percio’ utilizzarli per creare un tuo prodotto da vendere proprio nel caso in cui tu non sappia proprio cosa scrivere in relazione ad un dato argomento, proposto ed atteso dai tuoi iscritti.

Se non riesci a trovare nulla che faccia al tuo caso, e magari conosci qualcuno che sia esperto della materia, ma che non sappia nulla di web marketing e computer, potrai pur sempre collaborare con lui fifty/fifty.

E-mail Marketing, grafica e target

In questo articolo esamino quali siano gli elementi più importanti nella struttura della grafica affinche’ le tue strategie di email marketing abbiano successo.

Hai ben chiaro quale sia lo scopo delle tue strategie di branding attraverso l’email marketing?

Ad esempio potrebbe benissimo darsi che tu non abbia ancora inserito degli elemento che ti mettano più facilmente in relazione con i tuoi utenti.

Se stai inviando una newsletter od una serie di messaggi che abbiano contenuti interessanti, ma che siano previsti per mettere i tuoi iscritti in una maggiore relazione con il tuo brand, allora non hai bisogno alcuno di adoperare delle analisi approfondite di statistica riguardanti i clic che indirizzano alle pagine del tuo sito web ed il tasso di conversione in clienti.

Tuttavia terrai conto dei seguenti elementi:
* la verifica del tasso di apertura dei tuoi messaggi in modo da avere la certezza che l’oggetto deln messaggio ed il suo contenuto stano stati creati tn modo tale che il messaggio stesso raggiunga la casella di posta elettronica del destinatario anziche’ la cartella dello spam;
* la valutazione delle richieste di cancellazione e di lamentele per spam, in relazione ai tuoi contenuti, al loro posizionamento nel messaggio, come, ad esempio, una posizione del link di cancellazione troppo lontana, sul fondo del messaggio, rispetto al corpo, alla formattazione del messaggio ed alla frequenza di invio;
* non dover preoccuparti più di tanto della visibilita’ dei link, del numero dei link, o dell’utilizzo massiccio di immagini.
Percio’ se il proposito del tuo messaggio è solo quello di porre in essere un’attivita’ di branding, hai la possibilita’ di una maggiore liberta’ nell’inserimento dei tuoi contenuti.

Se invece lo scopo dei tuoi messaggi fosse quello do portare maggiore traffico al tuo sito web?

Infatti e’ altrettanto possibile che il tuo modello di business non sia basato sulla vendita di prodotti e/o servizi, ma piuttosto sul numero di clic che il tuo sito riesca ad ottenere.

Per esempio se tu vendi pubblicita’ sul tuo sito, attraverso le impression ottenute dagli annunci che avrai inserito, le tue entrate saranno generate dal numero di visualizzazioni realizzate dalle pagine del tuo sito.

Ciò significa che lo scopo dei tuoi messaggi o della tua newsletter e’ quello di ottenere piu’ clic possibili dal contenuto del tuo messaggio al tuo sito web.

Se perciò il tuo scopo è proprio quello di ottenere clic e visualizzazioni del tuo sito web, allora i piu’ importanti elementi di design e di statistica su cui impostare le tue strategie e’ quello dei clic dai messaggi e-mail al tuo sito web.

Naturalmente il tasso di apertura dei messaggi, le richieste di cancellazione e le lamentele per spam sono sempre importanti affinche’ le tue strategie di email marketing possano dare un sicuro successo.

Tuttavia ricorda sempre che le statistiche più importanti riguardano soprattutto il tasso di clic through dai messaggi al tuo sito web.

Dovrai comunque focalizzare la tua attenzione sulla formattazione, posizionamento e numero dei link posti all’interno del tuo messaggio.

Infatti, dovranno essere ben evidenti, costituiti da testo e rappresentati da una ben convincente “call to action”.

Inoltre dovrai assicurarti di inserire un buon numero di link nella parte piu’ visibile inziale del messaggio.

Infine, come nella maggior parte dei business on-line, lo scopo della tua newsletter o del tuo programma di email marketing e’ comunque quello di creare eventi che generino entrate economiche.

Dopotutto devi pur sempre ottenere che gli iscritti alla tua lista aprano i messaggi e poi clicchino sui link che rimandino al tuo sito web.

Ed hai bisogno di clic through verso il tuo sito web per riuscire ad ottenere eventi che generino i tuoi guadagni.

E naturalmente per conseguire tutto ciò hai bisogno che il tuo target sia sempre alimentato da nuove persone che desiderino essere iscritte alla tua lista in modo da avere sempre nuovi potenziali clienti a cui vendere.

Quindi dovrai tener conto di tutto ciò che ti ho detto se vorrai creare del modelli di email di successo allo scopo di rendere la tua newsletter o il tuo programma di email marketing suscettibile di generare eventi cui conseguano dei lauti guadagni.

Caratteristiche di un autoresponder


Sommario

1 – Introduzione

2 – Che cos’è un autoresponder?

3 – Quando utilizzare un autoresponder

4 – Quattro punti specifici nell'utilizzo di un autoresponder

5 – Quanti messaggi e-mail devono essere inviati

6 – L’intervallo di tempo tra un messaggio e l’altro

7 – Il giusto equilibrio tra contenuti e proposte commerciali

8 – Riduci al minimo le cancellazioni ed i reclami per spam

9 – Caratteristiche degli autoresponder

I0 – Gli elementi a favore di un autoresponder

11 – Gli elementi contrari ad un autoresponder

12 – Come svolgere un lavoro efficace con un autoresponder



1 - Introduzione

Uno degli sviluppi più notevoli sul fronte dell’email marketing è l’utilizzo degli autoresponder, ovvero di software che connettono automaticamente una risposta via email ad un evento prestabilito.

Tra gli eventi piu’ conosciuti si conoscono, ad esempio, l’iscrizione ad una lista con l’inserimento dei propri dati, come nome ed indirizzo e-mail, da parte di un visitatore, all’interno di un modulo di iscrizione posto in una landing page, o in una pagina web iniziale, come una homepage.

Dopo l’iscrizione viene attivata una sequenza di messaggi email che viene chiamata follow-up.

L’obiettivo finale di un follow-up e’ quello di convertire un iscritto in un cliente

In questo articolo, ti spiego che cosa è un autoresponder, i pro e i contro e le strategie piu’ efficaci per utilizzarlo.

Gli autoresponder offrono un servizio unico che puo’ garantirti molti vantaggi in quanto possono produrre risultati con uno sforzo limitato da parte tua, dopo l’impostazione iniziale, la quale richiede un certo impegno.

Tuttavia, anche gli autoresponder possono presentare qualche problema.

Nel proseguimento dell’articolo esaminerò quali siano le modalità di utilizzo, con le quali si possa ottimizzare il suo funzionamento allo scopo di ottenere i migliori risultati economici, anche nel caso di un suo utilizzo all’interno di una strategia di marketing mix.

2 – Che cos’è un autoresponder?

Un autoresponder software è un programma con il quale si puo’ attivare una sequenza automatizzata di messaggi email o follow-up, quando un utente, come gia’ anticipato, si iscriva alla tua lista o fornisca il suo indirizzo email alla tua azienda, magari con un biglietto da visita.

In genere, il processo funziona in questo modo.

Primo step: un utente si iscrive compilando un modulo di iscrizione posto in una o piu’ pagine se non tutte le pagine del sito internet, oppure invia un messaggio vuoto al tuo indirizzo e-mail, con oggetto iscrivimi.

Automaticamente riceve un’e-mail di benvenuto o di ringraziamento per l’iscrizione se si e’ impostata l’iscrizione con il singolo opt-in.

Se invece avrai scelto di operare con il doppio opt-in, dopo la richiesta di iscrizione dell’utente, al medesimo giungerà una richiesta di conferma dell’iscrizione.

Dopo la conferma l’utente ricevera’ un messaggio di ringraziamento per la conferma della sua iscrizione.

Questo primo messaggio potrebbe avere diversi contenuti:

a. essere solo un messaggio di benvenuto contenente una breve introduzione del corso, che iniziera’ in seguito con la prima lezione contenuta in un secondo messaggio;

b. contenere un’offerta oppure solo delle informazioni relative ad un prodotto che il tuo iscritto ha intenzione di acquistare oppure che avra’ gia’ acquistato.

Secondo step: il secondo messaggio potrebbe avere a sua volta informazioni, offerte e promozioni, oppure la prima lezione del corso predetto, strutturato per inviare le lezioni in specifici giorni, e quindi, l’invio della prima lezione non potra’ partire dal momento della iscrizione, che vedra’ soltanto l’invio di un messaggio di benvenuto.

Terzo step: in questa fase, puo’ essere inviato automaticamente agli iscritti un numero di messaggi che puo’ andare dai 7 email di un corso di 7 giorni consecutivi, alle 4 settimane per inviare un corso di 12 lezioni suddiviso in 3 lezioni lezioni alla settimana.

Oppure un corso intermedio, di circa 200 pagine, composto da 72 lezioni da inviare in 25 settimane, o sei mesi.

Si potrebbe poi passare alle 130/140 lezioni del corso avanzato da inviare in 52 settimane o in un anno, sempre 3 lezioni alla settimana, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì, di solito tra 9.00 e le 9.15 del mattino.

Il corso base da inviare nelle 4 settimane rappresenta una specie di introduzione e di anticipo di quello che saranno i contenuti del corso intermedio e di quello avanzato.

Percio’ chi si iscrive per partecipare ai corsi piu’ lunghi, lo fa dopo aver esaminato i contenuti del corso base piu’ breve e percio’ sara’ sicuramente molto interessato.

Secondo alcuni bisognerebbe inviare in media da dieci a venti e-mail, il più delle volte con diversi giorni tra una e-mail e l’altra.

Maggiore è il numero degli email in sequenza, maggiore dovrebbe essere l’intervallo tra i messaggi da inviare.

Ad esempio, entro le prime tre o quattro e-mail, potrebbe esserci solo un giorno o due tra ogni invio di e-mail.

Tuttavia, verso la fine del follow-up, è comune lasciare una settimana di intervallo tra i messaggi e-mail in modo da non frustrare l’iscritto ed incoraggiarlo a contrassegnarti come spammer o a cancellare la sua iscrizione dalla lista.

3 – Quando utilizzare un autoresponder

La prima cosa da fare, ovviamente, è valutare se si desidera includere un autoresponder nel proprio piano di marketing mix.

Attualmente il panorama e’ molto variegato, ma in linea di massima si distingue tra fornitori di autoresponder installabili sul proprio server ed i programmi residenti sui server dei fornitori di servizi di E-mail Marketing.

Sia nel primo caso che nel secondo si tratta comunque di software residenti su server.

Scendendo nel dettaglio tecnico non esiste alcuna differenza tra i due generi di software.

Infatti il proprietario del codice di un software autoresponder, o il titolare di una licenza del medesimo software, che normalmente risiedono su di un server remoto, potrebbero benissimo entrambi diventare fornitori di servizi esterni di email marketing, cessando di essere il primo, fornitore di software per la clientela, ed il secondo venditore di prodotti suoi o di terzi, per mezzo del stesso software.

L’unica differenza di rilievo tra i due software sarebbe l’ingente investimento in server dedicati, ma strutturati come housing, e non come hosting, per la gestione di un gran numero di database, oltre al fatto che nel primo caso acquisteresti una licenza che potresti gestire in assoluta autonomia, mentre nel secondo acquisti non la sua licenza, ma il servizio di e-mail marketing.

Per quanto riguarda il sottoscritto ho sempre scelto software autoresponder del primo gruppo, cioe’ i cd. self hosted, perche’ dopo tanti anni di esperienza mi basta una settimana per acquistare un server, installare il software autoresponder e compilare i messaggi da inviare.

Infatti devo solo fare copia-incolla delle lezioni gia’ presenti in tutti i miei corsi.

Tuttavia, premesso che ogni anno esistono sempre piu' complicazioni nell'ambito dell'autonomia di gestione dell'installazione del software self hosted in un server e della gestione del server stesso, e che tutto cio' rappresenta un vulnus per le proprie attivita' di marketing, ultimamente preferisco utilizzare i software installati sul server dell'azienda che gestisce i servizi di autoresponder per i propri clienti, come Aweber, GetResponse, MailChimp, etc., perche' consentono tempi piu' rapidi di impostazione e rischi zero in termini di problemi di installazione e zero perdite di tempo in termini di marketing.

4 – Quattro punti specifici nell'utilizzo di un autoresponder

Quando ritieni che sia giunto il momento di utilizzare un autoresponder, dovrai considerare i seguenti punti:

• quanti messaggi e-mail devono essere inviati;

• l’intervallo di tempo tra un messaggio e l’altro;

• il giusto equilibrio tra contenuti e proposte commerciali;

• come ridurre al minimo le cancellazioni e i reclami per spam.

Naturalmente anche per quanto riguarda i messaggi email con un follow-up si dovra’ fare riferimento all’applicazione delle regole comuni dell’E-mail Marketing, come i messaggi in solo testo o html, i modelli e la grafica dei messaggi in html, la struttura dei messaggi, i punteggi relativi alla valutazione delle parole che possono innescare blocchi per spam ed infine la creazione dell’oggetto.

Certamente alcuni di quei punti sono in comune con l’invio di newsletter, come il numero di email da inviare nell’unità di tempo, gli intervalli tra un email e l’altro, e come ridurre al minimo le cancellazioni ed i reclami per spam.

Posso affermare che, in linea generale, i quattro punti menzionati sono specifici per i follow-up creati con gli autoresponder, proprio perche’ il follow-up marketing on line e’ uno strumento che viene utilizzato soprattutto per farsi conoscere gradatamente per poter guadagnare la fiducia e la credibilita’ per poi proporre offerte e promozioni e quindi procedere con la vendita diretta.

Esamino ora ciascuno di questi punti.

5 – Quanti messaggi e-mail devono essere inviati

Nel caso di un software autoresponder installato su server remoto, dipende innanzitutto dall’azienda di hosting dove avrai acquistato il tuo sito e quindi dalla banda mensile che hai a disposizione, la quale non ti permetterà di inviare piu’ di un certo numero di messaggi, in un intervallo di tempo, normalmente determinato in ore.

Per coloro che hanno un autoresponder di questo tipo, se dovesse sorgere un problema inerente allo spam, e che coinvolgesse un dato numero IP, a causa dell’elevato numero di messaggi e-mail, che potrebbe dare adito a sospetti di spam, da parte dei server riceventi, il problema del blocco del numero IP assume rilevanza in base al tipo di server che sia stato acquistato.

Se si tratta di un server virtualmente dedicato o di un server dedicato il problema e’ relativo solo al proprio numero IP.

Se invece si tratta di un server condiviso, ove venga condiviso necessariamente anche un numero IP, tutti gli account creati con tale numero avranno lo stesso problema relativo al blocco IP.

Tuttavia in quest’ultimo caso i rischi sono ridotti al minimo in quanto, o si esclude la possibilita’ di installazione di software autoresponder, oppure il servizio di hosting imporra’ numerosi limiti al suo utilizzo e quindi anche al numero di messaggi email inviabili con quel software.

Nel caso invece di servizi di E-mail Marketing, come Aweber, GetResponse, Mailchimp, etc., se hai acquistato la possibilita’ di inviare messaggi senza limiti, allora pagherai mensilmente in proporzione alla crescita della tua lista, ma verserai anche un costo mensile, sia che tu faccia invii, sia che tu non ne faccia.

Ed i costi sono giustificati dalle risorse che ti vengano dedicate.

Quando invece crei in questi servizi un account come entry level, cioe’ il piu’ economico, non solo non hai la possibilita’ di inviare sequenze di follow-up, ma quando tu l’abbia, molti di essi non ti consentiranno di inviare piu’ di un numero determinato di messaggi e-mail alla settimana oppure al mese.

Ovviamente la ragione della loro scelta, in mancanza delle necessarie risorse, che non avrai acquistato, e’ dovuta all’esigenza di ridurre i reclami per spam e preservare l’integrita’ dei numeri IP dedicati da questo servizio.

Infatti, nel caso di un numero IP, al quale vengano normalmente collegati piu’ account di piu’ clienti, che fosse implicato in problemi di spam, tutti gli account dipendenti da quel numero IP verrebbero coinvolti in un blocco per spam, anche temporaneo, ma letale per l’efficacia di ciascun loro follow-up marketing on line.

Molti fornitori di servizi di email marketing ti permetteranno di contrassegnare anche i giorni della settimana in cui tu non voglia che i tuoi messaggi siano inviati, quindi potresti anche voler evitare di inviare email inviate nei fine settimana.

Tuttavia lo faresti contro il tuo interesse, perche’ magari nel weekend i destinatari hanno piu’ tempo per leggere i tuoi contenuti ed inoltre perche’ le tariffe di invio degli e-mail sono inferiori nei fine settimana.

Tutto questo l’ho esaminato dal punto di vista delle problematiche tecniche.

Se invece guardiamo agli aspetti specifici di marketing, secondo le opinioni che erano un tempo prevalenti, il numero massimo di messaggi di un follow-up avrebbe dovuto essere compreso tra i 12 ed i 15 email.

E infatti si sosteneva che 10 messaggi non fossero sufficienti per convertire un iscritto in un cliente.

D’altro canto si riteneva anche che con piu’ di 15 messaggi si sarebbe rischiato un numero elevato di cancellazioni e reclami per spam.

A sostegno si indicava che gli iscritti che non si fossero convertiti in clienti avrebbero potuto sentirsi frustrati o non piu’ interessati alle tue promozioni.

Questo problema mi ricorda un po’ quello dei messaggi troppo lunghi, risolvibile certamente con l’inserimento di contenuti utili, interessanti e coinvolgenti.

Quindi tutto cio’ non ha molta rilevanza per il semplice motivo che il numero di email che dovresti inviare dovrebbe dipendere soprattutto dalla validita’ dei tuoi contenuti e quindi dal livello di coinvolgimento che tu riesca ad ottenere dai tuoi destinatari e quindi dal tempo necessario per trasmettere tale coinvolgimento.

6 – L’intervallo di tempo tra un messaggio e-mail e l’altro

Non lasciare mai che passi troppo tempo tra un messaggio e l’altro perche’ rischi sempre che si dimentichino di te e che ti considerino uno spammer, con tutte le conseguenze che ne possono derivare.

Poiche’ i destinatari si sono appena iscritti saranno di conseguenza entusiasti di ricevere i messaggi del tuo tuo follow-up.

Percio’ cerca di approfittare di questo entusiasmo magari inviando un messaggio ogni due giorni.

In seguito potrai inviare un messaggio ogni tre giorni.

Con il passare del tempo ed arrivando verso il termine della sequenza di follow-up, i messaggi saranno ricevuti anche da iscritti che non si sono convertiti in clienti e che potrebbero cancellarsi o considerarti uno spammer, allora sarebbe meglio estendere l’intervallo sino a 5 giorni o anche una settimana tra un messaggio e l’altro.

D’altro canto non si dovrebbe nemmeno inviare un messaggio al giorno.

Ma qui intervengono piu’ fattori.

Cioe’ non solo l’intervallo di tempo od anche il numero di messaggi, dipendono dai tuoi contenuti e dal coinvolgimento, ma dipendono anche da quanto il tuo brand sia affermato.

In ogni caso se i contenuti degli email sono costituiti dalle lezioni di un corso, certamente il follow-up potra’ anche essere molto lungo.

In tal caso non potrai inviare gli email del corso una volta al giorno perche’ dovrai pur lasciare il tempo necessario per leggere la lezione.

7 – Il giusto equilibrio tra contenuti e proposte commerciali

Quale dovra’ essere il miglior equilibrio tra contenuti, promozioni e offerte d’acquisto?

Uno dei maggiori rischi che puo’ pregiudicare l’efficacia di un autoresponder e’ quello di inserire della pubblicita’, che venga percepita come non coerente o che faccia apparire il tuo messaggio come un mero volantino pubblicitario.

In tal modo i tuoi iscritti gli utenti si sentiranno frustrati da questi tentativi non appropriati di vendita e successivamente contrassegneranno il tuo e-mail come spam, cancellandosi o semplicemente non aprendo i tuoi email futuri.

Quindi per un follow-up di email, che contenga nei propri messaggi dei banner pubblicitari, il rischio maggiore potrebbe essere rappresentato da una mancanza di coerenza con la linea editoriale iniziale, se questa fosse stata basata sull’esclusione della pubblicita’.

Ma anche se non lo fosse stata, esagerare con i banner pubblicitari non e’ una pratica consigliabile.

Se proprio vuoi fare della pubblicita’ falla in modo molto soft nella parte finale dei tuoi messaggi, magari come un consiglio per gli acquisti, inserito nella resource box del messaggio.

Nei casi in cui il destinatario fosse contrariato da queste pratiche fatte in modo esagerato o non coerente, potresti ritrovarti con molte cancellazioni o addirittura essere considerato uno spammer, con tutte le conseguenze del caso.

Tutte le attivita’, di cui sopra, possono ridurre il punteggio di qualita’ a te attribuito dai fornitori di servizi di hosting e di posta elettronica e rendere piu’ difficile la ricevibilita’ dei tuoi messaggi da parte dei destinatari.

Anche qui ritorna un concetto gia’ espresso in altre occasioni con riferimento all’importanza dei contenuti.

Quando presenti dei contenuti veramente utili non dovrebbero mai esservi problemi di cancellazioni o di spam, se anche includi un’offerta d’acquisto in ogni tuo messaggio del follow-up.

Sebbene sia accettabile includere un’offerta di vendita insieme a informazioni utili in ciascuna e-mail, non è consigliabile creare un’e-mail di sola vendita, ad esempio ogni cinque email della serie, perche’ tale prassi non e’ di alcun ausilio al fine di proteggere la reputazione del mittente dei messaggi.

In ogni caso rimane valido il concetto di non presentare mai messaggi esclusivamente di vendita all’interno della sequenza.

Se comunque vuoi vendere sempre, fallo in modo molto soft, dando il tuo consiglio per gli acquisti con l’inserzione della tua pubblicita’ in una parte del messaggio che sia coerente con l’oggetto stesso dell’offerta d’acquisto.

Seguendo questa linea potrai reclamizzare il prodotto in questione in qualsiasi parte del messaggio.

Ma ricorda sempre di non inserire mai dei banner o consigli per gli acquisti che siano estranei ai tuoi contenuti.

8 – Riduci al minimo le cancellazioni ed i reclami per spam

Le strategie per ridurre al minimo le cancellazioni ed i reclami per spam, ed anche il numero di coloro che non aprono i tuoi messaggi, sono le stesse che potrai utilizzare non solo con un follow-up di e-mail, ma anche con l’invio di una newsletter o di un broadcast.

Il sistema piu’ efficace per ottenere una tale riduzione e’ quello, come abbiamo gia’ accennato in precedenza, di scrivere dei contenuti utili e coinvolgenti che rendano accettabili follow-up con tanti messaggi, con intervalli minimi tra i medesimi, e contenenti anche le tue offerte e promozioni commerciali.

Del resto e’ proprio con tali contenuti che potrai guadagnare gradatamente la fiducia e la credibilita’, da parte dei tuoi iscritti, fino a quando inizierai ad ottenere le prime vendite.

Altre strategie che comportino tale riduzione sono connesse con il posizionamento del link per potersi cancellare dalla lista, e quindi con la facilita’, con cui un iscritto possa trovare tale link, e con la facilita’ con cui un iscritto possa cancellarsi, e cioe’ con un solo clic del mouse.

Quindi l’iscritto ottiene una garanzia anticipata, nel senso che se volesse cancellarsi lo potrebbe fare immediatamente e senza problemi.

In questo modo offri anche una garanzia sulla correttezza delle procedure sia di opt-in che di opt-out, che avrai adottato, e otterrai una maggiore fiducia e considerazione da parte dei tuoi iscritti.

Anche la pratica di chiedere al destinatario di inserire il proprio messaggio del follow-up nella sua migliore casella di posta elettronica, rappresenta un modo per ridurre tali rischi.

9 – Caratteristiche degli autoresponder

Gli autoresponder posseggono le stesse caratteristiche di base degli altri strumenti che appartengono al settore dell’e-mail marketing, come newsletter e broadcasting, ma in piu’ hanno la necessita’ di dover essere personalizzati con i tag, per le esigenze connesse con la segmentazione del tuo target.

E questo quando il software autoresponder ti consenta di personalizzare con tag sia follow-up, sia newsletter e broadcast.

Infatti questa esigenza di personalizzazione con tag, raramente viene sentita quando bisogna utilizzare newsletter e broadcast.

Inoltre gli autoresponder possono essere utilizzati per operazioni di segmentazione ed anche di microsegmentazione, grazie ad azioni automatiche di risposta del target, quando il medesimo abbia assunto un determinato comportamento, in dipendenza d un certo evento.

Ma possono anche trovare applicazione per produrre i medesimi risultati di un sondaggio di mercato, inserendo in un modulo l’iscrizione almeno piu’ di due autoresponder, per capire meglio i gusti del proprio target di utenza, chiedendo agli iscritti stessi di scegliere l’autoresponder piu’ idoneo a trasmettere cio’ che essi vorrebbero ricevere oppure cio’ che interessa loro di piu’.

Generalmente gli autoresponder hanno dei contenuti che sono completamente diversi dai contenuti appartenenti ad una newsletter.

Infatti, mentre lo scopo precipuo di una newsletter e’ quello di posizionare con piu’ efficacia il brand di un’azienda nella mente del suo target, gli autoresponder hanno come meta la vendita diretta e quindi, nel settore dell’email marketing, rappresentano il principale canale del direct marketing.

Tuttavia possono benissimo essere utilizzati anche per organizzare campagne di branding proprio come una newsletter, perche’ i loro contenuti possono variare in base al settore in cui opera l’azienda che se ne avvalga, ed in base a quello che hai promesso agli iscritti.

Quindi tra i contenuti dei tuoi follow-up potrai inserire comunicazioni riguardanti la storia delle tua azienda, oppure come intendi migliorare la vita dei tuoi clienti con il tuo prodotto e/o servizio.

Inoltre puo’ spiegare quanto ci tieni alla loro piena soddisfazione in modo da avere dei clienti non solo paganti ma anche soddisfatti.

Ovviamente tutto questo dovrai farlo nell’ottica di voler perfezionare il tuo rapporto con i clienti, soprattutto dal punto di vista umano piuttosto che quello commerciale, perche’ ricordati sempre che il commercio si fa con le persone piu’ che con i prodotti.

Un modo per stabilire un rapporto piu’ solido con i potenziali clienti e’ quello di ottenere piu’ iscrizioni possibili da un modulo di iscrizione inserito in una landing page, ma se ne possono creare molteplici, come la raccolta dei contatti ottenuta in una fiera, attraverso i biglietti da visita muniti di indirizzo e-mail.

Un follow-up puo’ avere come oggetto anche un corso di formazione per i dipendenti di un’azienda.

Nei messaggi inseriti nel follow-up dovrai non solo fare in modo che i destinatari dei corsi acquisiscano la necessaria conoscenza per migliorare le proprie prestazioni lavorative, ma anche che tu possa ottenere informazioni direttamente dalle opinioni dei partecipanti.

Il follow-up ha in questo caso, lo scopo di verificare le impressioni dei partecipanti, per esaminare l’utilita’ del corso, sia subito dopo il corso di formazione stesso che in un’occasione successiva a distanza di qualche settimana, in modo da poter confrontare le impressioni immediate rispetto alle opinioni ormai consolidate.

Un follow-up potrebbe essere utilizzato per la gestione dei clienti di un commercialista, quando si tratta di comuni adempimenti standard periodici che riguardino tutti o buona parte dei clienti.

Oppure potresti organizzare degli eventi, con rinfresco, come un open-house, presso una sala di un grande albergo, oppure un open day presso la tua azienda, in cui potrai mostrare quello di cui si occupa la tua azienda e come lo mette in pratica.

Percio’ organizzerai le tue campagne di follow-up, utilizzando tutti i contatti che avrai raccolto da tutti gli eventi riportati, a cui potrai proporre in seguito contenuti interessanti, offerte, sconti e promozioni.

Ma un autoresponder, dotato di una semplice risposta automatica immediata, potrebbe avere come scopo l’ottenimento immediato di un cartellino di dimissioni ospedaliere, proprio per agevolare il lavoro amministrativo dei dipendenti di una clinica.

Con un follow-up di messaggi puoi pianificare in un’universita’, l’invio di una serie di videocorsi, aventi per oggetto delle lezioni per gli studenti.

Un follow-up puo’ avere per oggetto il proseguimento di un rapporto iniziato con un colloquio di lavoro.

In tal caso dovra’ essere pianificato con molta cura per poter proiettare la tua immagine un passo avanti rispetto ai concorrenti che si siano candidati per quello stesso tipo di lavoro.

Un follow-up potra’ avere per oggetto suggerimenti e consigli sull’utilizzo di prodotti gia’ acquistati, o che si ha intenzione di acquistare, e poi anche ricette culinarie, pezzi di narrativa, citazioni e frasi memorabili di illustri personaggi.

Ma ancora con un autoresponder potrai gestire l’assistenza per i clienti, inserendo in un elenco le ragioni dei difetti e le modalita’ per porvi rimedio, con tempi e garanzie, oppure la creazione di una serie di FAQ o frequently asked question, o ancora potrai inserire nel sistema un modo per dare risposte positive ai dubbi di potenziali clienti che si accingano ad acquistare, ed anche un elenco di istruzioni piu’ approfondite per chi abbia appena acquistato un prodotto e/o servizio.

Io, come gia’ accennato in precedenti paragrafi, utilizzo i miei follow-up per inviare le lezioni contenute nei miei corsi.

Infatti ritengo che l’invio di un e-book in una volta sola non sia sufficiente per farti apprezzare dal pubblico, a meno che tu non sia gia’ un esperto molto conosciuto dal tuo mercato.

In tal caso il tuo e-book, oltre ad istruire e a diffondere il tuo brand, potrebbe essere uno strumento di vendita molto efficace, se nei suoi contenuti inserisci tutti i link relativi ai prodotti, per i quali avrai stipulato un rapporto di affiliazione.

Ovviamente tali link dovranno in ogni caso, essere inseriti in parti del tuo e-book che siano coerenti con l’oggetto di vendita della réclame inserita.

Mentre se non sei conosciuto, non avresti alcuna possibilita’ di utilizzarlo per vendere come affiliato, perche’ non saprai nemmeno se i destinatari avranno voglia di leggerlo.

Ma non solo, perche’ se non sei conosciuto, inviare un e-book potrebbe essere persino dannoso e visto con sospetto dai tuoi iscritti, i quali si chiederanno legittimamente: “Come mai questo sconosciuto ci offre gratuitamente dei contenuti così interessanti, subito ed in una volta sola, in cambio soltanto di un indirizzo e-mail, potrebbe esserci qualcosa sotto…?”

In tal caso l’unico rimedio per poter distribuire il tuo e-book ed iniziare a farti conoscere e diffondere la tua immagine ed il tuo brand, sarebbe quello di affidarti ad una grande azienda, come ad esempio Amazon, che lo offrirebbe nei primi dieci giorni gratuitamente, e poi lo venderebbe ad un prezzo che ti consentirebbe anche un guadagno, sul quale credo che nessuno ci sputerebbe sopra.

Scegliendo un’altra strada, con un follow-up di messaggi, contenenti un corso, suddiviso in lezioni, con contenuti integrati da pubblicita’ molto soft, ed inviati quando non e’ da molto tempo che sei sul mercato, ti da’ l’opportunita’ di farti conoscere gradatamente dal tuo target audience, per poter acquisire fiducia e credibilita’, in modo da riuscire ad ottenere piu’ vendite possibili.

In sostanza dovresti provare ad inserire dei contenuti che coinvolgano i tuoi iscritti, fornendo al contempo una piattaforma per incoraggiare le vendite del tuo prodotto e/o servizio e le visita al tuo sito web.

Pertanto, è molto importante che i tuoi autoresponder contengano effettivamente informazioni utili.

10 – Gli elementi a favore di un autoresponder

In generale gli autoresponder sono essenzialmente come qualsiasi altra forma di e-mail marketing, ma se non sono monitorati con attenzione, non personalizzati per segmenti di mercato specifici, oppure non adeguatamente ponderati nella fase di sviluppo, possono comportare rischi maggiori e produrre rendimenti più bassi.

Quindi spesso e a torto si afferma che l’utilizzo di un software autoresponder comporti solo effetti positivi, cioe’ spesso si dice “impostalo e poi dimenticati di averlo”.

Tuttavia quando si decide di investire le proprie risorse di tempo e di denaro in un autoresponder e’ necessario considerare non solo i pro, ma anche i contro.

In questo paragrafo avrai l’opportunita’ di trovare condensati la maggior parte dei concetti esposti nelle precedenti disamine.

Mi occupero’ per adesso dei pro.

A) Per quanto concerne i pro, dopo l’impostazione iniziale ed il necessario lavoro di composizione dei contenuti dei messaggi, avrai creato un canale che ti mettera’ in comunicazione con il tuo target, e che non necessita di un grande impegno di manutenzione e controllo.

B) Con un autoresponder, oltre a vendere, potrai consolidare il tuo brand e quindi diventare un punto di riferimento per utenti, iscritti e clienti.

C) Un autoresponder ti consente di massimizzare il ritorno dal tuo investimento iniziale.

Infatti, dopo aver ottenuto un buon numero di iscritti, che avrai convertito in clienti, potrai anche acquisire un buon numero di clienti fidelizzati che ti potranno rendere per una vita intera.

E questo potrai ottenerlo con investimenti iniziali tendenti allo zero.

D) Gli autoresponder rappresentano un’ottima soluzione per le piccole imprese con risorse estremamente limitate, e che non consentirebbero la creazione di una newsletter, la quale richiede tempo ed anche risorse economiche da dedicare a chi se ne dovesse occupare.

Percio’ un autoresponder rappresenta una grande opportunita’ per creare numerose campagne di follow-up marketing on line, se hai poco tempo e risorse limitate.

E) Rispetto all’e-mail marketing tradizionale, e cito ancora l’esempio della newsletter, gli autoresponder rendono estremamente piu’ semplice ed a zero costi, la segmentazione del proprio mercato di riferimento.

Infatti potranno non solo essere personalizzati con i tag piu’ impensabili, se utilizzi una autoresponder dell’ultima generazione, ma potresti anche, come gia’ esaminato, proporre piu’ autoresponder in una medesima pagina o anche in un modulo di iscrizione, con lo scopo di creare un sondaggio d’opinione, oppure chiedere ai tuoi iscritti informazioni sui contenuti ed eventualmente anche i prodotti e/o servizi, a cui essi fossero piu’ interessati.

F) Un autoresponder ti consente, dopo aver ottenuto fiducia e credibilita’, di acquisire nuovi clienti, e per ottenere nuovi acquisti dai clienti fidelizzati, e questa e’ la parte piu’ ambita di un follow-up creato con un autoresponder, perche’ secondo una legge economica di un certo economista di nome Pareto, il 20% dei tuoi clienti potra’ sempre garantirti l’80% del tuo fatturato.

11 – Gli elementi contrari ad un autoresponder

I punti negativi di un autoresponder non sono molti, ed alcuni di essi sono anche molto discutibili.

A) Le campagne via follow-up organizzate con un autoresponder possono mettere a repentaglio la reputazione del mittente perche’ sono suscettibili di ottenere di per se’ un numero elevato di cancellazioni, di e-mail non aperte e di reclami per spam.

Tutte queste reazioni dei destinatari dei tuoi follow-up potrebbero rendere piu’ difficile persino l’apertura di messaggi singoli, non inviati automaticamente con un autoresponder.

Io sono sempre piu’ convinto che per evitare simili situazioni sia necessario fornire dei contenuti utili, interessanti e coinvolgenti.

E comunque affermare in generale che un autoresponder possa mettere a repentaglio la reputazione del mittente, sia che abbia inserito contenuti validi o invece contenuti di importanza quasi nulla, non mi pare che sia un vero e proprio punto a sfavore.

Infatti qualsiasi lavoro compiuto con incompetenza puo’ comportare o l’acquisto di una pessima reputazione o la perdita della reputazione positiva acquisita in passato.

Infine, se sei stato vittima di un evento del genere, l’inserimento continuo di contenuti validi, oltre all’accertamento immediato delle correttezza dei tuoi comportamenti quando sei on line, non potranno fare altro se non rendere temporanea la situazione di incertezza, con l’eventualità, anche di un blocco temporaneo, per poi riacquistare la possibilita’ di ritornare a svolgere il tuo lavoro di marketer senza intoppi.

B) La creazione iniziale di una campagna di follow-up marketing on line puo’ richiedere molto lavoro per creare i contenuti da inserire nei tanti messaggi di una sequenza piuttosto lunga.

Infatti tale impegno richiede diverse settimane per impostare, ad esempio, degli split testing, per provare quale sia l’oggetto che riscuote piu’ aperture dei messaggi.

Un ulteriore lavoro e’ costituito dal monitoraggio, che viene compiuto allo scopo di determinare se vi siano problematiche nei tempi o nei contenuti, prima di essere certi e sicuri di poter far partire il lancio del follow-up automatico.

12 – Come svolgere un lavoro efficace con un autoresponder

Gli autoresponder rappresentano un’eccellente opportunità per creare risultati di e-mail marketing con il minimo sforzo dopo lo sviluppo iniziale.

Tuttavia, la chiave del successo consiste nel riflettere lungo il processo di creazione dei messaggi e nel monitorare attentamente il programma per i primi mesi al fine di ottimizzarlo.

Gli autoresponder rappresentano una delle tecniche di email marketing più diffuse ed efficaci attualmente disponibili, se eseguite correttamente.
Ma come si fa a “rispondere automaticamente” in modo da ottimizzare il ritorno sull’investimento?

Le seguenti migliori pratiche dovrebbero aiutarti a creare un autoresponder robusto e di successo

A) Includi sempre il nome del destinatario, non solo nella parte iniziale del corpo del corpo del messaggio, ma anche nel suo oggetto.

B) Assicurati che i destinatari ti inseriscano nella loro lista di contatti della loro migliore casella di posta elettronica, chiedendolo espressamente nel tuo messaggio di benvenuto.

Infatti i messaggi dei follow-up automatici, lasciando che le cose vadano in modo autonomo, corrono il maggiore rischio di essere inseriti nella casella dello spam del destinatario.

Questo a lungo andare puo’ generare sospetti di spam da parte dei sistemi antispam dei server dei destinatari, e potrebbe danneggiare irrimediabilmente la tua deliverability, oltre magari ad ampliare il fenomeno con reclami per spam, cancellazioni e mancate aperture dei tuoi messaggi.

C) Non esagerare mai con l’inserimento di offerte, promozioni e richieste d’ordine.

Ne ho gia’ parlato in precedenza, ma qui rimane solo da rimarcare un concetto.

E’ vero che l’obiettivo principale di un follow-up e’ quello di generare vendite ed entrate economiche, ma se esageri i tuoi destinatari si cancelleranno gia’ fin dall’inizio della sequenza dei tuoi messaggi.

Percio’ evita di creare messaggi del follow-up che sembrino soltanto e-mail di vendita diretta e ripetuta.

D) Rendi i collegamenti chiari e visibili e usa link ipertestuali: assicurati che tutti i link alle pagine di acquisto dei tuoi prodotti siano chiari e visibili.
Se possibile, imposta i link con il colore blu elettrico e sottolineati per un facile riconoscimento dell’utente.

Nel web design in genere e’ sconsigliabile usare le parole “clicca qui” in un link, ed a maggior ragione nel design dell’email poiche’ utilizzare tali parole comporta il rischio di essere bloccati per spam.

Tuttavia gli autoresponder dell’ultima generazione hanno al loro interno la capacita’ di testare il rischio di accumulo di punteggi che possano bloccare il tuo messaggio per spam, prima ancora che tu lo possa inviare.

Assicurati che i tuoi link siano link testuali e non basati su immagini in quanto i collegamenti basati su immagini potrebbero non apparire in tutte le e-mail.

O se proprio lo vuoi fare assicurati che sotto l’immagine sia presente il link testuale, in modo che il destinatario possa comunque visualizzare il link, nell’eventualità che il programma del destinatario, come tutti i programmi di posta elettronica ormai fanno, possa bloccare l’apertura delle immagini.

E) Usa i i tag di personalizzazione, di cui i piu’ attuali software autoresponder dispongono.

Quindi assicurati di utilizzare pienamente le funzionalità del tuo autoresponder, perche’ ti consentono di personalizzare e anche di segmentare o targettizzare meglio il tuo mercato di riferimento.

F) Progetta un modello di messaggio email efficace

La prima cosa che dovrai fare e’ quella di progettare un modello di email che abbia dei risultati con contenuti coinvolgenti e che porti a una pagina del tuo sito web che sia efficacemente costruita.

I follow-up degli autoresponder non sono diversi da qualsiasi altro tipo di e-mail marketing quando si tratta di applicare le migliori strategie in merito a contenuto, design, landing page, formattazione, oggetto e protezione dallo spam, oltre a ottimizzare i tassi di conversione, di deliverability, open rate, click-through.

G) Assicurati che il tuo contenuto sia sempre attuale

Valuta quindi se i tuoi contenuti prescindano comunque dall’evoluzione generale attuale.

E’ assolutamente fondamentale assicurarsi che i contenuti dei follow-up di messaggi non siano riferiti ad eventi rintracciabili per ora o data.

Anche se non hai modificato il testo dei tuoi follow-up per due anni, gli utenti dovrebbero comunque avere la sensazione che i tuoi contenuti possano essere stati scritti proprio in quel giorno in cui glieli invii.

Evita riferimenti a tendenze ed attualita’.

Utilizza eventi, riferimenti, ed immagini che non diano luogo a riferimenti temporali precisi in merito al contenuto dei messaggi.

Evita le immagini che includano abiti alla moda.

Non fare riferimento a stagioni o festività.

La regola empirica di base è quella di creare contenuti che possano essere letti in qualsiasi momento o data e che siano considerati senza tempo e che al contemporaneamente siano considerati attuali e importanti dall’utente.

I tuoi follow-up commerciali di direct marketing devono essere strumenti senza tempo, a differenza dei messaggi di una newsletter.

H) Non fare alcuna offerta con date in scadenza

Ricorda, quando stai sviluppando i tuoi autoresponder, che non puoi utilizzare offerte e promozioni con offerte condizionate a date in scadenza o che presentino prodotti di cui disponi di un numero limitato di scorte e che non presenterai piu’ nel lungo termine.

Sembra facile controbattere che tu sei uno che regolarmente aggiorna i suoi contenuti, ma la realta’ e’ che la maggior parte dei marketer attiva i propri autoresponder e poi li dimentica.

Percio’ ogni volta che presenti ai nuovi iscritti un’offerta che non sia effettivamente piu’ disponibile, rischi di frustrare gli utenti e di danneggiare il tuo marchio attraverso i blog, il passaparola e i social media.

Quindi cerca di includere nei tuoi follow-up offerte, promozioni e prodotti che saranno disponibili indipendentemente dal momento della lettura dell’email da parte di un utente.

O se proprio devi fare un’offerta condizionata dal tempo, fai in modo che questo processo rimanga nella sfera del rapporto tra te ed il destinatario.

Inoltre se proprio devi fare offerte condizionate al numero dei prodotti rimasti, puoi sempre utilizzare la funzione di broadcasting, con la quale potrai fare un invio generalizzato e comprensivo di tutti gli iscritti fino ad una tale data, come nell'esempio in cui i messaggi, ricevuti in un intervallo sempre piu' breve, non fanno altro che invitarti ad acquistare perche' con il passare del tempo e la riduzione dei posti disponibili, il prezzo del prodotto oppure del posto nel webinar o nella open house, saranno sempre crescenti.

I) Non inserire alcun numero di emissione nei messaggi dei tuoi follow-up

Anche se questo ti piacerebbe farlo per vantare il tuo numero di contatti, in realta’ e’ considerato come un’idea pessima.

A parte che e’ possibile che qualcuno inizi a ricevere i tuoi messaggi magari solo dalla seconda meta’ in poi della serie, e che qualcun’altro riceva solo la prima meta’ dei messaggi.

Questi eventi funesti potrebbero accadere per i motivi piu’ svariati, e possono influire decisamente sullo stato generale della registrazione delle iscrizioni e sull’efficacia del tuo marketing.

In questi casi potresti benissimo essere considerato come spammer ed i tuoi messaggi finire nella cartella dello spam, se i tuoi utenti non si siano gia’ cancellati dalla lista.

Molti studi di marketing via follow-up dimostrano che, se inserisci dei numeri progressivi di emissione, con l’aumentare del numero degli iscritti e dei messaggi, gli iscritti inizieranno a rendersi conto esattamente da quanto tempo ricevono le tue email e potrebbero essere più inclini a cancellarsi.

Senza poi dire che questo accade normalmente, anche se non aggiungi nessun numero, ma come fenomeno fisiologico piu’ che patologico.

Percio’ ricordati sempre di mantenere i tuoi contenuti e le tue linee tematiche come se fossero senza tempo, come riferito nel paragrafo precedente.

E questo comprende certamente il non utilizzo del numero progressivo di emissione.

L) Usa i contenuti che rappresentino istruzioni di utilizzo dei tuoi prodotti per i tuoi clienti e poi inseriscili nelle domande frequenti (faq) e adoperali per fare articoli che siano poi letti dai tuoi utenti, nell’ipotesi che desiderino acquistare i tuoi prodotti.

La tua lista sicuramente potra’ essere normalmente costituita da utenti che sono stati recentemente iscritti ad un’altra lista relativa alle istruzioni o alle informazioni sui tuoi prodotti.

E molto probabilmente sul tuo sito web hai una grande quantità di contenuti che potrebbero essere utili per i nuovi utenti, ma che questi ultimi non conoscono perche’ non hanno avuto ancora tempo di visitarlo.

Un buon punto di partenza è proprio quello di prendere il contenuto delle domande più frequenti, che i tuoi clienti esistenti ti inviano, o che esistano gia’ nella raccolta di istruzioni del tuo sitoweb, così come il contenuto degli articoli o delle informazioni relative ai prodotti e/o servizi più conosciuti del tuo sito web, in modo da utilizzarli per creare i tuoi follow-up dedicati ai tuoi clienti attuali o a coloro che intendano acquistare i tuoi prodotti in un prossimo futuro.

Se poi il tuo sitoweb sia abbastanza nuovo, molto probabilmente hai gia’ un’idea di quali siano i contenuti migliori e più importanti che un nuovo utente voglia conoscere.

Percio’ puoi utilizzare tali contenuti per garantire che i tuoi follow-up siano estremamente interessanti per i destinatari.

M) L’intervallo tra un messaggio e l’altro

Abbiamo gia’ parlato di questo tema in un paragrafo precedente.

Ne riparliamo ancora per rimarcare alcuni concetti.

E’ importante pianificare come distanziare i messaggi e-mail tra di loro.

In genere si afferma di ridurre gli intervalli tra i messaggi quando si e’ all’inizio della sequenza del follow-up, e cioe’ quando gli iscritti siano più coinvolti e più entusiasti di ricevere le tue informazioni.

Una distanza di due o tre giorni tra le e-mail è spesso considerata ideale.

Tuttavia, man mano che invii i tuoi messaggi alcuni ritengono che sia meglio incrementare tale intervallo tra i messaggi in modo da non rischiare di infastidire gli iscritti con troppi messaggi, per evitare di essere definito come uno spammer o di avere troppi iscritti che si cancellino dalla tua lista.

Quando sei verso la fine della sequenza, sarebbero sufficienti da cinque giorni ad una settimana tra ogni e-mail per essere comunque presente nella mente dei tuoi iscritti, senza creare problemi di cancellazione o reclami di spam.

Non sarei molto d’accordo con queste impostazioni, ma ne parlero’ meglio nel prossimo paragrafo.

N) Quanti messaggi dovresti inviare?

Anche in merito a questo tema ne abbiamo gia’ discusso, ma in questa sede vogli citare alcuni orientamenti di personaggi che hanno avuto un ottimo seguito nel panorama del webmarketing.

Esistono molti orientamenti riguardo a questo tema, ma anche sistemi che ti costringono a non inviare troppe e-mail.

Alcune piattaforme di e-mail marketing ti permetteranno di inviare non piu’ di dieci messaggi per evitare potenziali reclami di spam e problemi di consegna.

Altre aziende ritengono che venti messaggi automatici sia il numero appropriato per poter operare.

La maggior parte degli studi, tuttavia, arriva a stabilire che il numero ideale di messaggi da inviare sia tra i dodici e i quindici.

Infatti dieci e-mail potrebbero non essere abbastanza per costruire una relazione significativa con i tuoi nuovi utenti, ma più di quindici possono superare il limite di tolleranza per un iscritto.

Dovrai fare alcuni test per scoprire davvero la soluzione migliore.

Partire con una dozzina di messaggi dovrebbe essere la soluzione ottimale.

Tuttavia queste teorie ormai fanno parte del passato.

Infatti le tue informazioni potrebbero essere davvero così convincenti e coinvolgenti che gli utenti potrebbero voler ricevere venti ed anche piu’ messaggi senza mai lamentarsi.

D’altra parte, potresti scoprire che se gli utenti non hanno aderito alla tua offerta o sviluppato una relazione con te già dalla terza e-mail, non vale la pena dedicare il tuo tempo a continuare a inviare loro messaggi inutili.

E comunque pare che attualmente lo stato dell’arte sembra suddiviso tra coloro che puntano sull’automazione e preferiscono inviare poche email ma buone e coloro che la pensano diversamente, e procedono con invii anche giornalieri e per periodi in cui i contenuti vengono completamente stravolti e diversificati.

Secondo il primo orientamento, con dei sistemi automatici puoi creare dei segmenti di mercato in base al comportamento del cliente, quindi riusciresti ad inviare email solo a chi sia veramente interessato.

Per chi invece ritiene che sia meglio inviare email piu’ frequentemente, il suo pensiero si basa esclusivamente sui risultati economici di un certo rilievo ottenuti e dovuti a campagne massicce di messaggi email.

E quindi ritiene che in generale piu’ messaggi invii, piu’ la lista diventa profittevole.

Infatti tale opinione individua perfettamente il problema, costituito non tanto dal numero dei messaggi che invii e quindi anche dal minor intervallo tra un messaggio e l’altro, ma dai contenuti che invii.

Io la penso in un modo intermedio.

Certamente se hai creato una newsletter e mandi un email al giorno e’ chiaro che la qualita’ dei contenuti tende ad abbassarsi, ma se invii un messaggio ogni due giorni per mesi e mesi, e che abbia per oggetto un tuo corso, e’ chiaro che chi non si cancella dopo il terzo od il quarto messaggio, ha dimostrato chiaramente intenzione di rimanere iscritto per tutta la durata del corso.

Percio’ ho adottato un’altra strategia, e cioe’, prima di inviare un corso di 72 o 130 email, faccio un piccolo test con un corso base, in modo che chi si iscriva per ricevere il corso avanzato sappia gia’ quale sia l’argomento che andro’ ad approfondire.

O) Evita di sminuire la qualita’ delle tue offerte

E’ allettante supporre che potresti incentivare maggiormente le tue offerte nei tuoi messaggi, inserendo dei prodotti di alta qualita’, ed eventualmente praticando degli ulteriori sconti, ma potresti anche inevitabilmente finire per stancare iscritti e clienti.

E’ anche vero che se i clienti non hanno aderito alla tua offerta al momento dell’invio delle prime e-mail, per quanto la tua offerta possa essere stata definita oggettivamente come la migliore che tu possa mai aver presentato, essa potrebbe eventualmente anche essere non giudicata all’altezza delle loro esigenze.

D’altra parte, ricorda che se hai offerto il 10% di sconto ai nuovi iscritti e/o clienti nella prima email ed in seguito offri il 50% agli stessi destinatari nella decima email, non solo non farai cambiare idea ai destinatari, non solo farai percepire, attraverso lo sconto ulteriore, un valore del tuo prodotto inferiore a quello dei prodotti della concorrenza, non solo non farai altro che stancare gli iscritti e/o i clienti sin dalla prima email, ma tale prassi getterà cattiva luce sulla tua immagine ed essi non diventeranno mai i clienti fidelizzati da te desiderati, e che acquistino con continuita’.

Dovrai bilanciare le tue esigenze aziendali quando prendi queste decisioni.

Tuttavia, costruire la fedeltà dei clienti dovrebbe essere sempre una priorità!

P) Presta attenzione al monitoraggio dei rapporti

Gli autoresponder normalmente sono dotati della funzione di tracking, la quale ti puo’ dare un report che ti puo’ fornire delle informazioni utilissime sul comportamento dei tuoi iscritti.

Grazie a tali rapporti potrai apportare le necessarie modifiche, in modo da ottimizzare il rendimento dei tuoi follow-up.

Esiste un follow-up in cui la frequenza di apertura è particolarmente bassa?

È probabile che i contenuti di quel follow-up non siano così importanti per i tuoi iscritti e che tu debba solo modificarne il contenuto.

Esiste un follow-up di messaggi in cui la percentuale di cancellazioni sia incredibilmente alta?

In tal caso, tale contenuto deve essere cambiato radicalmente ed immediatamente.

Esistono autoresponder in cui la percentuale di clic è molto elevata?

In tal caso, quei contenuti dovrebbe essere emulati e ripetuti in altri follow-up.

Gli autoresponder rappresentano un’ottima opportunità per acquisire dati via email in tempo reale allo scopo utilizzarli per migliorare immediatamente il rendimento del tuo piano di follow-up marketing on line.

Q) Pianifica la revisione delle impostazioni e dei contenuti del tuo autoresponder

La migliore soluzione strategica finale per gli autoresponder e’ quella di non dimenticare mai di controllare e aggiornare i contenuti periodicamente.

Il tuo programma di risposta automatica e’ sempre in esecuzione in background ed e’ uno strumento di marketing talmente diffuso perché richiede una bassa manutenzione, che potresti dimenticarti di controllarlo, come invece dovrebbe esserlo, per verificarne le impostazioni, i contenuti e magari cambiare le immagini o inserirne di nuove, dove non ve ne siano.

Quindi dedica almeno un giorno al trimestre o al semestre per riesaminare impostazioni e contenuti del tuo autoresponder.

Qual è il modo migliore per potersi ricordare di dover esperire un tale controllo?

Sia che tu utilizzi i promemoria del calendario di Outlook, o un software di gestione dei progetti o un’app per smartphone, per inviarti promemoria sulle attivita’ da compiere, assicurati comunque di impostare un sistema che ti avvisi quando sia arrivato il momento di controllare il contenuto del autoresponder per assicurarti che sia ancora tutto funzionante e convincente.

Certamente la caratteristica piu’ importante di un autoresponder è che, dopo averlo impostato inizialmente, richiede pochissimo lavoro ed offre un ottimo ritorno sull’investimento.

Tuttavia ciò non significa che non dovresti dedicarti al suo controllo per esaminarne i risultati su base periodica.