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Il 30 marzo 2020 e’ una data storica per il Follow-up Marketing On Line

Dopo ben 13 anni continui con il software autoresponder arpReach, di Mutual Advantage Ltd, poiche’ sento il bisogno di affrontare nuove sfide, sentire che sono in grado di conoscere, apprendere ed applicare nuovi software autoresponder per e-mail marketing, ho affiancato il programma autoresponder Email Marketer ad arpReach.

A causa di questo affiancamento ho dovuto cambiare completamente tutto quello che riguarda il marketing e l’immagine, e sono circa 3000 pagine, tra corsi ed articoli vari.

Continuo con la mia versione di arpReach, anche se datata a 4 anni fa, che poi funzionava egregiamente allora, e non vedo come possa non funzionare adesso.

E ho integrato applicazioni e corsi con il logo di Email Marketer, di Interspire, in parte o sopra a quello di arpReach di Mutual Advantage.

Percio’ i marchi di entrambi i software sono presenti su tutti i miei corsi ed applicazioni.

Non e’ questo il luogo per fare dei confronti tra i due software, anche se si puo’ dire che le funzioni di Email Marketer siano piu’ numerose di quelle di arpReach, e tuttavia, a parita’ di funzioni, arpReach risulta essere molto piu’ semplice nell’utilizzo, ed e’ anche quello che puo’ dare meno problemi perche’ e’ molto ma molto piu’ stabile.

Ai vertici di Google

Oggi 9 maggio 2020 sono primo su Google su 3.250.000.000 di sitiweb per la frase di ricerca follow-up marketing online!

E’ da anni che continuo ad essere in prima pagina su Google ed attualmente anche oltre 3 miliardi di risultati, ma adesso ho cambiato totalmente piattaforma, sitemap e sto rifacendo il blog quasi da zero:

Ho ricreato il blog sergiotraversa.com il 10 marzo 2020, nel senso che in tale data ho acquistato dello spazio web sul server VPS linux-unix, preso da HostGator ed installato il software piu’ diffuso al mondo per creare blog, WordPress.org.

In realta' sono presente sul web con lo stesso dominio fin dal 2012.

In tanti anni che bazzico sul web, ne ho sentite di cotte e di crude su tutti i sistemi e trucchi per arrivare ai vertici dei motori di ricerca.

Tuttavia, dopo avere solamente inviato a Google la mappa del mio blog in formato xml, e non essermi mai interessato di ottimizzare descrizioni o contenuti nei primi 600 pixel di ogni pagina, mi sento di confermare in pieno che il contenuto delle pagine di un sito/blog e’ il KING per arrivare in alto nei risultati delle serp!

Certamente e’ un risultato che Google da’ come se fosse un acconto o un credito di fiducia, nel senso che tale posizione va confermata giorno per giorno, con migliorie di ogni genere, che riguardano soprattutto pagine ed articoli gia’ inseriti, quello che offri gratuitamente per farti un pubblico di visitatori, utenti e soprattutto iscritti affezionati, i futuri clienti, oltre ai nuovi articoli da pubblicare ed ai nuovi corsi in via di ultimazione.

Ma non e’ solo questo il motivo per il quale non penso che ci si possa adagiare sugli allori, che poi allori non sono.

Esiste una casistica per la quale molti sono i siti che vendono molto, perche’ catturano iscritti a vagonate e hanno delle alte percentuali di conversione, ma non sono nemmeno primi su Google, e non sono neanche in prima pagina.

Tuttavia rimane il fatto che comunque, dopo soli 50 giorni, l’essere ai vertici di Google per la chiave di ricerca, che rappresenta il mio core business, rappresenta un ottimo risultato, se si pensa che quei giorni non sono stati dedicati solo ai contenuti, ma anche alla parte sporca del lavoro, che e’ soprattutto quella di provare e riprovare nuovi autoresponder per la creazione dei tanto necessari follow-up, alla creazione dei contenuti dei messaggi dei follow-up, che ovviamente non appaiono sul blog, almeno per il momento

Chiaramente, in un mondo ormai globalizzato, ed anche se io evito accuratamente che il mio blog possa essere visitato in paesi in cui l’informatica rappresenta la voce principale di entrate economiche non proprio regolari, i 2.400.000.000 di siti web fanno un po’ sorridere perche’, se sul nostro amato pianeta siamo in circa 7 miliardi, sembra davvero difficile che, tra i numerosi cittadini delle nazioni, alle quali e’ stato impedito l’accesso al mio blog, ed il cui livello di informatizzazione globale non sia molto elevato, ci possa essere circa un terzo di abitanti della Terra, con i loro siti web, ad essere interessati al follow-up marketing on line.

Ma pare che sia proprio cosi’ e non insisto oltre! 🙂

Quindi un risultato che va oltre le mie aspettative, perche’ comprende anche risultati datati nel tempo, che stanno a confermare la mia credibilita’ e la mia correttezza nell’utilizzo (o forse di non utilizzo 🙂 ) degli strumenti di search engines optimization, dopo decenni di pratica nella costruzione di siti e blog.

C’e’ perfino qualcuno che sta cercando di coniare, per differenziarsi dal sottoscritto, la frase di ricerca follow-up dell’online marketing, oppure follow-up per l’online marketing.

Nulla da dire, ognuno e’ libero di fare come crede, e tuttavia questo screenshot e’ stato preso alle 6 del mattino, ed e’ ancora presto perche’ gli annunci a pagamento di Google possano essere presenti nelle serp.

Ma il cercatore attento si rendera’ conto che a meta’ mattinata, o giu’ di li’, potra’ visualizzare dai 3 ai 4 annunci a pagamento, inseriti, sia al di sopra che al di sotto dei risultati della prima pagina ottenuti dalla chiave di ricerca follow-up marketing on line.

E questo e’ un segno evidente, che tale frase, coniata da me ormai oltre 10 anni fa, ha preso piede tanto da essere riconosciuta come meritevole di una certa attenzione sia da parte dei pubblicisti di Adwords che da Google.

Oggi 6 maggio 2020, ho accolto l’invito di Kevin Polley, titolare di Mutual Advantage LTD, proprietario del software autoresponder arpReach, a presentare un offerta molto vantaggiosa a tutti coloro che da tempo mi conoscono sul web.

Ho rinnovato il mio rapporto con Kevin Polley, dopo un periodo di incomprensioni dovute ad un semplice malinteso.

Ho ripreso in mano il software autoresponder arpReach ed e’ stato come ritornare indietro di decenni.

Il risultato di tale ritorno alla concordia e’ stato che Kevin mi ha dedicato una pagina speciale, ove chi mi conosce anche di persona, chi mi segue, o chi solo conosce il settore in cui opero, puo’ approfittare di un’offerta molto vantaggiosa sul prezzo di arpReach.

La pagina in questione fa parte del sito web di arpReach, ed e’ scritta in Inglese, onde prima di giungervi ho preferito costruire una pagina del mio blog in Italiano, in modo da rendere comprensibili i contenuti della prima.

La mia pagina introduttiva dell’offerta di Kevin Polley la trovi in questo link!

arpReach e’ sempre piu’ facile da utilizzare, ma sara’ anche per il fatto che lo conosco dal 2007, quindi posso dire che lo installo sul server ad occhi chiusi.

Avere arpReach come software per inviare i propri follow-up di messaggi, potrebbe essere la soluzione ideale per tutti gli imprenditori che ormai abbiano capito che i loro sforzi possono essere coronati dal successo se nel loro piano di merketing mix utilizzino anche il follow-up marketing on line, tramite arpReach.

Che dire di Email Marketer dell’australiana Interspire Ltd?

E’ un ottimo software per gestire decine e decine di contatti con funzioni di cui arpReach non e’ dotato, quindi entrambi hanno pecche e grandi doti.

Infatti arpReach e’ veramente in grado di pianificare i tuoi follow-up anche scegliendo i giorni specifici della settimana in cui inviare i tuoi messaggi, cosa che con Email Marketer non puoi fare assolutamente, in quanto con quest’ultimo potrai soltanto pianificare follow-up molto stringati, ove gli intervalli sono definiti da numero di ore, per poter calcolare igiorni, i mesi, se non gli anni.

E la piu’ grossa delusione l’ho avuta quando mi hanno spiegato, dato che non vi erano dati sui loro manuali, piuttosto datati (2009), che non avrei mai potuto inviare messaggi in determinati giorni settimanali, come lunedì, mercoledì e venerdì, perche’ il loro software non lo prevede, come funzione specifica, nemmeno di routine. L'unico modo per creare degli intervalli di tempo tra un ,messaggio e l'altro e' quello di calcolare il numero delle ore.

Sembra che per Interspire, il produttore di Email Marketer, la funzione di follow-up marketing sia stata come relegata in un angolino, quando invece tutte le sue ulteriori funzioni potrebbero essere ben dirette a fare analisi sulle aperture, i clic e le conversioni, non solo in campagne di e-mail marketing, piuttosto miranti a fare branding, come accade nelle newsletter, che a rigore di logica non sono quasi mai inviate con lo scopo della vendita diretta, ma anche e soprattutto in campagne di direct email marketing ai fini della vendita e del guadagno.

Ma poi se uno fa mente locale solo a 10 o 15 anni fa, puo’ ricordare benissimo l’esplosione delle newsletter, un periodo in cui chiunque si cimentava nel costruirne una, attingendo ai numerosi materiali che si potevano trovare su internet, fino a quando la gente, e soprattutto le aziende hanno incominciato ad essere un po’ stanchi delle bufale contenute nelle newsletter.

Quindi meglio lasciare il campo delle newsletter a persone veramente competenti, in grado di dare le necessarie informazioni nei tempi previsti.

Ed infatti l’ultima frontiera e’ quella del follow-up marketing on line, dove una moltitudine di persone si sta cimentando nell’inviare informazioni, che contengono anche promozioni e offerte di vendita, proprio perche’ molto piu’ facili da reperire su internet.

L’esperto di direct email marketing puo’ anche non essere esperto della materia oggetto dei suoi messaggi, a differenza di colui che scrive una newsletter, in cui l’esperto deve veramente darsi da fare per trovare tutte le informazioni che facciano parte della sua conoscenza, rispettando i tempi dell’invio.

Inoltre chi si occupa di direct email marketing ha tutto il tempo necessario per creare i suoi messaggi.

Basti pensare che chi crea follow-up, anche di 50 messaggi ed oltre, come il sottoscritto, non sta di certo a creare decine e decine di messaggi da inserire in arpReach, tutto d'un fiato, prima di far partire la sequenza.

Potro’ invece comodamente inserirli nel software durante la sua operativita’, senza che cio’ ne pregiudichi l’efficacia nei confronti dei destinatari, rispetto ai messaggi appena ricevuti.

Ed ecco che allora, in conclusione, chi crea software per fare campagne di e-mail marketing, regalando decine di template in html, sembra quasi che non abbia capito come si stia muovendo il mercato dei programmi per bulk e-mail, o almeno pare che si stia completamente disinteressando di un altro mercato composto prevalentemente da lavoratori autonomi ed imprenditori, che mal sopportano l’idea di ricevere e-mail colorate come volantini pubblicitari.



Oggi 19 settembre 2020 sono primo, secondo, terzo, quarto e quinto su 2.820.000.000 di siti web per la chiave di ricerca follow-up marketing on line



Oggi 5 marzo 2021 chiudo definitivamente la mia  collaborazione con arpReach e Uncle Fester

Oggi ho chiudo definitivamente con arpReach, di proprieta' di Zio Fester Kevin Polley, patron di Mutual Advantage Ltd, alias Unice Sense Disadvantage, dopo 14 anni di utilizzo del software.

Il massimo di collaborazione ci fu in realta' con ARP3 - arpReach, quando il suo proprietario era Neil Morgan, un signore, un gentiluomo, che ha avuto successo grazie alla sua umanita', piuttosto che per il suo prodotto.

Possiamo essere capaci tutti di creare oggetti perfetti e precisi, software che funzionano come un orologio svizzero, ma se non si e' altrettanto coscienti di come si trattano i clienti, prima o poi si e' destinati a soccombere o a fallire.

Durante la proprieta' di Neil Morgan mi era stata concessa una licenza del software per poter gestire 24 nomi dominio, avrei avuto gli aggiornamenti gratuiti del software per sempre, i miei clienti avrebbero avuto la possibilita' di vedersi restituito il danaro, speso per l'acquisto di una licenza, dopo 60 giorni, senza bisogno di avanzare alcun difetto specifico, esisteva la possibilita' di ottenere una demo del software.

Inoltre il contratto di affiliazione era remunerativo e stimolante, potevo io stesso attivare una licenza per un potenziale cliente, in prova per 60 giorni, in modo da convertirlo in un cliente, dopo che si fosse reso conto della validita' del software, ed infine il prezzo, anche se dopo l'aggiornamento era elevato, non costituiva assolutamente un problema, perche' vennero stabilite due versioni, una a 395 dollari e l'altra, piu' corposa, a 595.

Tutto questo, nel primo anno di collaborazione a tutto campo, anche fino alla versione aggiornata arpReach, mi valse l'acquisizione di ben tre clienti italiani, i quali sono citati nella pagina dicono di me e che acquistarono arpReach perche' avevo composto un'ottima pagina di vendita, posta come homepage in AutoResponderFollow-up.net, un sito ormai non piu' esistente, ma che si puo' rintracciare in Alexa.

Quindi l'acquisto era stato suggerito in primo luogo dalla posizione del mio sito in prima pagina su Google al primo posto, per la chiave di ricerca autoresponder, e poi dalla descrizione del software in una lettera di vendita piuttosto lunga.

Inoltre il prodotto era attraente anche per il prezzo e per le condizioni di vendita.

Dopo il passaggio alla gestione da parte della Mutual Advantage Ltd, le cose cambiarono parecchio, in quanto gradatamente, dai 5 nomi dominio si passo' al massimo alla possibilita' di installazione di arpReach su soli due siti web, quindi due soli nomi dominio.

Ma non solo, perche' venne chiuso il programma di affiliazione, non fu data alcuna possibilita' di restituire il denaro speso a chi non volesse piu' utilizzare il software, entro i due mesi, quindi io persi anche la possibilita' di darlo in prova per due mesi.

La scusa addotta fu che il prodotto software piaceva talmente da essere stato piratato, copiato e quindi utilizzato illegalmente, anche se veniva protetto con invalicabili sistemi di sicurezza e di criptazione come IonCube.

Ma poi si escludeva la possibilita' di restituire i soldi affermando che una volta venduto, un software non possa piu' essere restituito, perche' bene immateriale in formato elettronico.

Fu poi stabilito un prezzo di 395 dollari per la versione piu' completa del software, ed imposto ai clienti di versare una somma annuale di 120 dollari per ottenere gli aggiornamenti annuali.

Inoltre, con la nuova gestione venne stabilito che, nel caso di sostituzione un nome dominio non piu' utilizzato, con un nome dominio nuovo, si sarebbe dovuto spendere 35 dollari per ogni sostituzione.

Fin qui era sopportabile.

A parte la scorrettezza di una simile pratica, da un punto vista strettamente di marketing, perche' cancellare un dominio da un database richiede forse 20 secondi, il fatto piu' increscioso fu che, dovendo sostituire il nome dominio ariapurasalute.com, non piu' attivo, con il nuovo dominio followupmarketingonline.com, mi fu chiesto dal signor Jill, uno stretto collaboratore di Kevin Polley, di versare la somma 305 dollari, anziche' quella definita nel contratto e nel libro di istruzioni, di 35 dollari.

Come se fosse colpa mia il fatto che nella precedente gestione del software, da parte di Neil Morgan, costui mi aveva concesso, come predetto, 24 licenze, ed io ne avevo impegnate 15 in totale, senza spesa aggiuntiva alcuna.

Secondo quel collaboratore, istruito a dovere dal Polley, per inserire il nuovo dominio nell'elenco dei domini installabili, che erano solo due, stando alle nuove norme di licenza EULA, loro avrebbero dovuto cancellare ben 9 nomi dominio non piu' esistenti, ma questo non mi sembra che rientri nel contratto.

Per bonta' di mr. Jill, mi venne elargito uno sconto, per cui la richiesta si abbasso' a ben 200 euro!

La cosa comunque mi dette non poco fastidio, perche' dovevo sostenere molte spese per il mio blog.

Il risultato fu che chiusi tutto ed adesso opero gratuitamente con Blogger, mentre prima ero con WordPress.org, installato su server HostGator, che purtroppo non e' piu' quello di 7/8 anni fa, quando i suoi advisor erano competenti e rispondevano immediatamente, mentre adesso hanno una moltitudine di infelici anime pagate poco o niente, ma che ti fanno perdere tempo.

Ma a parte questo, che discutero' in altra pagina, fu necessario per me chiudere, non tanto per il bilancio in perdita, anche perche' a me il sito poteva comunque portare dei risultati positivi in altri termini, come diffusione del mio brand e conoscenza di persone e stima generale per le mie prestazioni, dato che ero ai vertici di Google, a volte su oltre 4 miliardi di siti web, per la chiave di ricerca follow-up marketing on line.

Si tenga conto che anche il mio sito attualmente costruito con Blogger, continuera' ad essere primo su oltre 4 miliardi di siti web.

La necessita' di chiudere il sito su HostGator, fu dovuta soprattutto in primo luogo perche' non volevo essere ricattato, poiche' la richiesta di 305 dollari, a fronte delle prospettiva della chiusura ha l'aria di un vero e proprio ricatto ed inoltre non volevo essere piu' preso in giro da mr. Kevin Polley.

Ed infatti adesso vi spiego tutto l'arcano.

Egli ha esaminato il mercato e si e' reso conto che vendere un prodotto come arpReach, da installare sul proprio server, non e' piu' conveniente per un operatore on line.

Infatti si stanno tutti dirigendo verso software autoresponder che sono installati su server di proprieta' di coloro che forniscono i servizi stessi di e-mail marketing.

Basta dare un'occhiata alle spese che avrei dovuto sostenere, per capire che un autoresponder come arpReach, quale software self hosted, non avrebbe piu' avuto un grande futuro.

Quindi, seguendo l'esempio di grandi gruppi come ActiveCampaign, e tanti altri, Kevin Polley ha deciso di creare un club di affezionati clienti da portare gradualmente verso l'ottica di convertire arpReach da software self hosted a software installato sui suoi propri server, proprio come ActiveCampaign, Aweber, etc.

Dati anche i costi che ha dovuto sopportare per l'innovazione, ed imponendo costi elevati per tutti coloro che avrebbero potuto supportare la sua iniziativa, ha incominciato a tagliare i rami secchi che non avrebbero potuto rendergli molto dal punto di vista economico, o a chiedere cifre esose con la forma del ricatto, perche' bisognoso di capitali freschi.

Ecco quindi cosa aveva in testa mr. Kevin Polley quando ha istruito i suoi scherani, per fare in modo che i clienti come me tirassero fuori la grana, ma io non ho accettato il suo gioco, what ever it takes.

Un indice che prova chiaramente quello che io affermo e' dato anche dal fatto che per la versione di arpReach che io vendevo, non ha piu' un programma di affiliazione, segno che se un domani verra' creato un programma del genere, esso avra' solo come scopo la vendita della nuova versione del software.

Ma mr Kevin Polley, pur essendo, nella sua ottica di imprenditore, libero di agire come meglio creda, anche utilizzando trucchi da cioccolataio, per gonfiarsi le tasche, probabilmente ritiene che queste sue strategie funzioneranno.

Ovviamente questa pagina sara' tradotta in Inglese e riportata in tutti i siti del settore, tra i quali il sito del Warrior Forum.

Se poi provi a cercare arpReach su Google, oltre a trovare il mio sito, ma spero ancora per poco, trovi anche questi siti web di persone piuttosto deluse da arpReach:

- Le migliori alternative ad arpReach by SourceForge

- Una brutta esperienza con arpReach 

- Perche' non utilizzo piu' arpReach